Coldiretti organizza due incontri, lunedì 27 marzo a Neive e giovedì 30 marzo a Barolo, dedicati alla viticoltura biologica.
Al centro dei lavori, gli aspetti tecnici più rilevanti che riguardano la cura del suolo, la gestione agronomica del vigneto biologico curati dagli tecnici dell’Agenzia 4A insieme all’intervento di un viticoltore biologico che condividerà la sua esperienza e risponderà alle domande del pubblico.
Commenta il segretario di Zona, Cesare Gilli: “Lo scenario con cui ci confrontiamo è quello di un’agricoltura biologica che sta crescendo in modo esponenziale, sia come sensibilità del consumatore, sia come attenzione da parte delle nostre imprese, che sono sempre più orientate sui temi del bio, della tracciabilità e della sostenibilità”.
Le cifre parlano chiaro: a livello nazionale, sono circa 60.000 le imprese certificate biologiche, ben l’8% in più rispetto all’anno scorso; mentre gli ettari coltivati in maniera biologica rappresentano ormai il 12% della SAU (Superficie Agricola Utilizzata) italiana.
Nella nostra Regione, la situazione è speculare: ci sono 2300 operatori certificati, ovvero quasi il 9% e gli ettari certificati biologici ammontano invece a circa 34.000, il 9,6% in più. In Piemonte il 3% delle aziende agricole ha delle superfici certificate biologiche e il 3,6% della superficie Regionale è certificata biologica.
“Tra le coltivazioni più certificate in Piemonte – continua Cesare Gilli - al terzo posto compare la vite con circa 2000 ha. La vite e il vino certificato biologico sono a tutti gli effetti una realtà economica importante per le aziende agricole in particolare per il territorio di Langa. Da qui, un motivo in più per approfondire queste tematiche, con l’invito a tutte le persone interessate ad intervenire agli incontri che organizziamo a Neive e a Barolo”.