6 Agosto 2009
UN IMPORTANTE RISULTATO PER IL GRUPPO DI LAVORO APICOLTORI

Il “Gruppo di lavoro Apicoltori”, voluto dalla Confederazione Coldiretti in ambito nazionale per affrontare le problematiche di un settore che negli ultimi anni aveva subito gravi perdite, ha realizzato un primo significativo risultato.
La Commissione aveva infatti segnalato che le indicazioni tecniche fornite dalla ditta Syngenta relative all’insetticida Actara, disponibili sul loro sito Web, non indicavano che il prodotto non potesse essere usato in fioritura od in prossimità della stessa. Ora le raccomandazioni per il corretto impiego dell’insetticida Actara, uno dei più diffusi attualmente in agricoltura, sono state modificate. È comparsa la scritta, ripetuta per tutte le tipologie di impiego, di non eseguire trattamenti in fioritura e nei 10 giorni che la precedono. Questo fatto può essere lo spunto per fare alcune considerazioni. Significa anzitutto che la ditta che lo commercializza ha constatato gli effetti nocivi del prodotto sugli insetti pronubi,significa implicitamente che si erano sottovalutati questi effetti quando il prodotto era stato immesso sul mercato, significa altresì che si può avere il coraggio di ammettere gli sbagli e cercare il modo di evitarli per il futuro.
È ormai di dominio pubblico, dopo il putiferio verificatosi la primavera del 2008 con la semina del mais, che gli insetticidi neonicotinoidi, hanno effetti devastanti sulle api e gli insetti pronubi in generale e il primo passo per rimettere in discussione eventuali modalità per il loro utilizzo non può essere quello di voler negare l’evidenza, strategia che pareva sino ad ora utilizzata, ma piuttosto quello di cercare di capire ed individuare utilizzi di questi insetticidi che possano arrecare il minor danno possibile all’ambiente.
Le raccomandazioni per il corretto impiego di Actara riportano ora per i fruttiferi come melo, pero, pesco nettarina, percoche, agrumi, con scritta rossa, “non effettuare né in fioritura, né in immediata pre-fioritura (almeno 10 giorni prima) e ancora “è consentito un solo trattamento all’anno”. In neretto si legge, invece “Effettuare lo sfalcio delle eventuali infestanti fiorite prima dell’applicazione del prodotto”.
Per la vite: non effettuare trattamenti in prefioritura ed in fioritura ed inoltre “eseguire una sola applicazione per anno indipendentemente dall’avversità”,“effettuare lo sfalcio delle eventuali infestanti fiorite prima dell’applicazione del prodotto”.Su pomodoro melone e patata“ non effettuare i trattamenti né in fioritura, né in immediata prefioritura (almeno dieci giorni prima)”.
Se non fosse che molti hanno pagato dazio perché queste avvertenze giungono purtroppo tardive, si può, infatti, immaginare quanto può essere successo quando lo stesso prodotto veniva considerato“non ecotossico”, vale comunque sempre il detto “meglio tardi che mai”, soprattutto se il ripensamento potrà essere in futuro un diverso modo di comportarsi quando si vorrà intervenire con la chimica per essere effettivamente un aiuto per l’agricoltura. Non saranno solo le api a goderne i benefici ma in primo luogo l’ambiente e gli agricoltori che sono i primi paladini del territorio.

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