11 Gennaio 2022
Turismo: brusca frenata a fine 2021

Quasi 1 milione in meno rispetto al 2019 gli arrivi dei turisti sul territorio piemontese nel corso dell’anno appena concluso, per effetto del crollo delle presenze straniere ma anche italiane. È quanto emerge da una prima stima di Coldiretti, influenzata anche dalla frenata dei flussi turistici di fine anno.
Nonostante i dati positivi dell’estate scorsa, l’aumento dei contagi e le nuove misure di contenimento degli ultimi mesi che hanno portato a valanghe di disdette tra Natale e Capodanno, il 2021 si attesta come un anno ancora difficile dopo un 2020 drammatico, durante il quale gli agriturismi cuneesi hanno perso in media il 65% del volume d’affari, con appena 2,2 milioni di arrivi in Piemonte (-41,3% rispetto al 2019). Sempre a livello regionale la composizione degli ospiti rispetto alla nazionalità ha visto la prevalenza degli italiani con 1,5 milioni, in calo di circa mezzo milione rispetto all’anno precedente, mentre gli stranieri sono stati poco più di 669.000, in calo di oltre 1,1 milioni rispetto al 2019.
“I dati – commenta Giuseppe Buttieri, Presidente di Terranostra Cuneo – portano ad un’evidente difficoltà per il comparto che ha visto dei momenti favorevoli durante il periodo della primavera-estate, ma che con il risalire dei contagi ha nuovamente subito una battuta d’arresto. L’agriturismo, comunque, svolge un ruolo centrale per la vacanza Made in Granda perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità. La spinta verso un turismo ‘sicuro’ ha portato le strutture agrituristiche ad incrementare l’offerta di attività che vanno ad aggiungersi ai servizi innovativi per diverse tipologie di persone: dagli sportivi ai nostalgici, dai curiosi agli ambientalisti fino a chi apprezza la cucina della tradizione. Inoltre, le strutture agrituristiche svolgono un importante ruolo di presidio ambientale del territorio e della biodiversità”.
“L’arrivo in questi giorni – dichiara Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – dei contributi previsti dal Decreto del Ministero del Turismo del 24 agosto 2021, a favore delle imprese turistico-ricettive, fortemente sostenuti da Coldiretti e Terranostra, per effetto della nuova crisi non è sufficiente a garantire la sostenibilità economica ed occupazionale delle strutture per le quali è necessario ora prevedere nuove misure di sostegno”.
“Sono più di 4.000, tra indotto e filiera, le aziende che in Granda – aggiunge Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – operano nel settore del turismo. L’agricoltura è storicamente il settore a maggiore resilienza, ma servono interventi concreti che consentano alle imprese di ripartire e di superare la crisi”.

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