5 Febbraio 2016
“THE GREEN EXPERIENCE”: UN MARCHIO CHE INDIVIDUERÀ I VINI ECOSOSTENIBILI

Presentato ad Alba di fronte ad una sala gremita di viticoltori, amministratori e sindaci, il progetto “The Green Experience”, che consentirà alle imprese vitivinicole della Langa e dei Roeri, che sceglieranno di aderire, di marchiare il loro vino ottenuto con sistemi agronomici sostenibili ed ai consumatori di tutto il mondo di individuare le peculiarità del vino prodotto nei territori dell’Unesco.
Cesare Gilli, segretario zona di Coldiretti Alba e Cortemilia, ha aperto e condotto i lavori evidenziando che “The Green Experience”, non è un progetto sulla carta, ma è già partito grazie all’intraprendenza ed alla lungimiranza delle imprese agricole albesi. Dopo 23 anni di consulenza tecnica erogata da Coldiretti, arriva un marchio che mette in evidenza le eccellenze vitivinicole, valorizzando la distintività dei metodi di produzione. Tutto questo, nel primo distretto ecosostenibile dell’Unesco.
E’ toccato a Beppe Vivalda, coordinatore tecnico del progetto “The Green Experience”, presentare il disciplinare di produzione cui sono tenuti i vitivinicoltori che vi aderiranno. Rispetto del disciplinare che impone la lotta integrata, l’eliminazione totale dell’uso di diserbanti e una tra le seguenti buone pratiche agronomiche: inerbimento dei vigneti, sovescio per restituire sostanza organica al terreno, confusione sessuale del vigneto, lavorazioni superficiali dell’interfila e utilizzo esclusivo di concimi organici. L’erba, come le oltre venti essenze di fiori (per il The Green Experience Plus) che ogni azienda dovrà seminare per almeno 500 metri quadrati, sono indicatori delle caratteristiche del terreno e rappresentano un momento di riequilibrio nell’ambiente, esaltando la biodiversità.
Nell’ambito del progetto “eco sostenibile” un secondo brand denominato “The Green Experience Plus” andrà ad individuare la produzione vitivinicola biologica. Qui sono possibili trattamenti esclusivamente con prodotti di origine naturale, niente concimi chimici, nessun diserbo. In queste imprese agricole verrà attuato un programma di installazione di nidi artificiali per uccelli e pipistrelli, predatori di giorno i primi e di notte i secondi.
Come ha ricordato Mara Calvini, ornitologa e naturalista, ogni pipistrello si ciba mediamente di 2000 insetti in una sola notte. Tra gli uccelli utili le cinciallegre, i passeri, l’upupa, il codirosso, il picchio muratore. Oltre ai pipistrelli, anche i rapaci notturni come l’assiolo e la civetta. Il progetto nidi è realizzato in prossimità di due siti di interesse europeo individuati da “Rete Natura 2000”.
Oltre ai nidi, obbligatorie le semine fiorigene e le buone pratiche agronomiche sopra descritte.
Invitato alla presentazione di “The Green Experience” Luca Pedron, responsabile tecnico della cantina Ferrari di Trento. Una realtà produttiva che ha puntato tutto sull’eccellenza e sulla distintività dei sistemi di coltivazione delle uve  delle oltre 600 imprese vitivinicole fornitrici della cantina con la produzione di Chardonnay e in piccola parte di Pinot nero. Anche loro seguono protocolli di agricoltura integrata per arrivare in tempi brevi al biologico certificato.
Enzo Pagliano, direttore di Coldiretti Cuneo ha chiuso il convegno affermando che “sono le imprese associate che in questi anni hanno aderito al percorso virtuoso coordinato dai tecnici dell’Agenzia 4 A ad aver voluto evidenziare la distintività delle loro eccellenze vitivinicole con un marchio, che sarà loro affidato e certificato da un ente terzo, Ecogruppo Italia Srl, e potrà essere riprodotto sulle bottiglie e sulle confezioni. Un modo per valorizzare il percorso ecosostenibile nel quale Coldiretti ha sempre creduto ed investito anche negli anni in cui per altri soggetti organizzativi rappresentava esclusivamente un costo. Questo sottolinea la volontà ferma di Coldiretti nell’operare per un’agricoltura ecosostenibile con eccellenze produttive uniche ed inimitabili che si abbinano alle tradizioni ed alla cultura dei moderni imprenditori vitivinicoli che sono i primi veri alleati e tutori dell’ambiente.

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