13 Novembre 2020
Stop invasione cinghiali, va riaperta la caccia

Occorre fermare l’escalation dei danni, delle aggressioni e degli incidenti che causano vittime e sono il risultato dell’incontrollata proliferazione degli animali selvatici, con il numero di cinghiali in continuo aumento sul nostro territorio. È quanto chiede Coldiretti Cuneo in riferimento alla necessità di riprendere l’attività venatoria, vietata nelle zone rosse dall’ultimo DPCM.

“La proliferazione senza freni dei cinghiali – dice Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – oltre a mettere a rischio la sicurezza sulle strade e intorno alle abitazioni, rappresenta un grave pericolo per le coltivazioni e gli allevamenti e mette a rischio l’equilibrio ambientale degli ecosistemi territoriali in aree di elevato pregio naturalistico. In più, a preoccupare sono i rischi per la salute provocati dalla diffusione di malattie come la peste suina, di cui i cinghiali sono uno dei principali veicoli di contagio”.

“La Regione ha chiarito che gli interventi, anche di abbattimento, riconducibili a Piani di contenimento approvati e motivati da ragioni di urgenza, non costituiscono attività venatoria e sono pertanto consentiti. È fondamentale che le azioni di contenimento vadano avanti perché la situazione è diventata insostenibile per gli imprenditori agricoli ma anche per i cittadini la cui sicurezza non è assolutamente preservata” dichiara Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo.

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