29 Marzo 2023
Stop cibo sintetico: è salvo l’agroalimentare Made in Cuneo, lo chiedevano 6 comuni cuneesi su 10

Il Governo ha sancito lo stop al cibo sintetico in Italia con il divieto alla produzione e alla commercializzazione di carne e altri alimenti ottenuti in laboratorio. È quanto evidenzia Coldiretti Cuneo nell’esprimere soddisfazione per l’approvazione in Consiglio dei Ministri del disegno di legge “Disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici”.

La decisione dell’Esecutivo va incontro alla forte opposizione manifestata dai cittadini ai cibi artificiali con mezzo milione di italiani che hanno firmato la petizione di Coldiretti, Campagna Amica, Filiera Italia e World Farmers Markets Coalition per contrastare l’attacco delle multinazionali che puntano a sostituire gli alimenti naturali prodotti nelle nostre campagne con quelli fatti in laboratorio.

Un deciso “no” al cibo sintetico – evidenzia Coldiretti Cuneo – è arrivato anche dalla Granda: il Consiglio provinciale, il 60% dei Comuni cuneesi e oltre 12.000 cittadini sull’intero territorio della Provincia hanno aderito alla mobilitazione promossa da Coldiretti.

“Ringraziamo il Governo per aver accolto il nostro appello a fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro della nostra cultura alimentare, delle campagne, dei pascoli e dell’intera filiera del cibo Made in Italy, nonché la stessa democrazia economica. Siamo orgogliosi di aver contribuito in modo concreto in Provincia di Cuneo al raggiungimento delle 500.000 firme raccolte complessivamente a livello nazionale, oltre che dell’importante risposta ottenuta dalla maggioranza dei Comuni cuneesi, che hanno sposato la nostra causa disponendo delibere contro i cibi in provetta” dichiara il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada.

“Lo stop al cibo sintetico deciso dal Governo salva un comparto strategico per il Made in Cuneo, l’agricoltura, che oggi vale oltre 3 miliardi di euro, e l’intera filiera agroalimentare nazionale diventata la prima ricchezza dell’Italia nonostante le difficoltà legate alla pandemia e alla crisi scatenata dalla guerra. Parliamo di un patrimonio di eccellenze che non smetteremo mai di tutelare dai tentativi di omologazione e penalizzazione che arrivano da più parti, un patrimonio con primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza a tavola, che si fa vessillo della Granda e dell’Italia nel mondo” conclude il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.

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