7 Settembre 2010
SIGLATO L’ACCORDO PER IL MOSCATO. PER COLDIRETTI PIEMONTE UNA GARANZIA ECONOMICA ALLE OLTRE 6000 IMPRESE AGRICOLE DEL SETTORE

 Dopo una trattativa durata per l’intera giornata del 6 settembre, in serata è stato firmato l’accordo tra la parte agricola e la parte industriale.
L’accordo prevede:

  • 2010: resa di 105 q/ha sia per Asti che per Moscato con un prezzo di 97,20 €/q comprensivo della trattenuta di 0,7 €/q. Per le uve eccedenti i 105 q/ha (superi), fissati nell’ordine massimo di 15q/ha, non è stato fissato un prezzo.
  • 2011: resa di 100 q/ha con un prezzo di 98,00 €/q fatto salvo che la giacenza dei mosti destinati ad Asti e Moscato sia compresa tra 200.000 e 240.000 hl alla data del 31 agosto antecedente la vendemmia. Se la giacenza sarà superiore ai 240.000 hl o inferiore ai 200.000 hl, la Commissione paritetica dovrà rideterminare la resa con un minimo garantito di 95 q/ha.  
  • 2012: stessa resa, prezzo e meccanismo del 2011.

“Come Coldiretti Piemonte - afferma Maurizio Soave - membro di giunta con delega al settore vitivinicolo da parte del presidente Paolo Rovellotti, ci possiamo ritenere soddisfatti in quanto l’accordo è stato firmato e la paritetica continua la propria operatività e mantiene una valenza economica di chiaro riferimento per il settore.
In una situazione di crisi come quella attuale, la firma dell’accordo permette alle aziende di avere un reddito certo con rese e prezzo fissato. Non possiamo comunque non evidenziare apprensione per il fatto che la resa del Moscato d’Asti “tappo raso” non sia stata differenziata rispetto a quella dell’Asti così come richiesto dalla parte agricola.”
“Il prezzo reale che percepiranno le aziende agricole per il 2010 – precisa Luca Andreoletti responsabile tecnico del settore - sarà di 96,50 €/q.  Essendo però aumentata la resa ad ettaro,  le aziende agricole,percepiranno circa 1000€ ad ettaro in più rispetto al 2009;
Ma la vera novità, molto importante per il mondo agricolo, è la fissazione della resa a 100 qli ad ettaro per il 2011 e 2012 ,fatto salvo la “forbice” relativa alla giacenze (200.000 e 240.000 hl), che permette alle aziende di avere delle certezze per gli anni futuri sia in termini di resa che di prezzo.”.

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