21 Marzo 2009
QUOTE LATTE: ACCOLTE AL SENATO IMPORTANTI MODIFICHE

La Commissione agricoltura del Senato ha approvato importanti emendamenti al Decreto sulle quote latte: sono state accolte molte delle richieste proposte da Coldiretti e avanzate in sede di audizione alla Commissione stessa.
“La prima fase dell’iter parlamentare ha già notevolmente migliorato il decreto sulle quote latte”, è quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Cuneo Marcello Gatto nel sottolineare che è stato fatto un ottimo lavoro in Commissione ed in Aula del Senato, dove il voto finale ha confermato gli emendamenti sostenuti dalla Coldiretti e presentati nei giorni scorsi dal Governo e dal Relatore della legge. Il testo approvato dal Senato incrementa la dotazione del fondo da destinare a chi si è indebitato per acquistare le quote a 35 milioni di euro, individua una più chiara penalizzazione di chi in questi anni non ha rispettatole regole compreso l’obbligo di rinuncia ai contenziosi e trova una soluzione anche ai problemi degli allevatori affittuari e titolari di quota B.”
“Come fatto in queste settimane Coldiretti continuerà a lavorare in un confronto serio con Governo e Parlamento per apportare alla Camera ulteriori miglioramenti. Ad un decreto che riteniamo però necessario per chiudere una vicenda che si trascina da 25 anni. Senza l’approvazione del decreto – ha concluso Marcello Gatto – si continuerebbero a prelevare risorse dalle tasche di tutti i cittadini e agricoltori per pagare all’Unione Europea le multe generate dagli splafonatori per centinaia di milioni all’anno, che invece potrebbero essere meglio utilizzati per interventi a sostegno dell’agricoltura Inoltre rimarrebbero sul mercato oltre700 mila tonnellate di latte “irregolare” che deprime il prezzo riconosciuto alla stalla agli allevatori. In questo momento non deve poi passare in secondo il problema legato al prezzo del latte alla stalla, crollato in Piemonte di oltre il 20%. Il latte alla stalla è infatti valutato oggi attorno ai 30-31 centesimi al litro mentre non accenna a diminuire al consumo, dove in media si spendono1,4 euro per ogni litro di latte fresco. L’estensione dell’obbligo di indicare la provenienza in etichetta a tutti i prodotti lattiero caseari, come previsto dal disegno di legge approvato dall’ultimo Consiglio dei Ministri, dovrebbe salvaguardare il diritto dei consumatori a conoscere la provenienza del cibo che acquistano”.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi