31 Maggio 2016
PRIMO RISULTATO DELLA GIORNATA DEL LATTE: RENZI ANNUNCIA IL DECRETO SULL’INDICAZIONE OBBLIGATORIA DELL’ORIGINE

Un pullman di giovani allevatori cuneesi ha partecipato, accanto alle migliaia di allevatori che sono scesi in piazza con i trattori, alla Giornata Nazionale del Latte Italiano che rischia di sparire sotto la pressione delle speculazioni e degli inganni che consentono di spacciare come italiano quello importato. Sono accompagnati da Delia Revelli ed Enzo Pagliano, presidente e direttore di Coldiretti Cuneo.
Per la mobilitazione nazionale in occasione del World Milk Day celebrato dalla Fao in tutto il mondo è stata scelta Milano in Lombardia dove si produce il 40% del latte italiano.
Un risultato storico per gli allevatori e i consumatori è già arrivato dalla manifestazione che ha visto presente il premier Matteo Renzi che, introdotto dal presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, ha annunciato il via libera del Governo all’obbligo di indicare in etichetta la provenienza del latte e dei derivati come formaggi o yogurt.
Il provvedimento del Governo, sostenuto anche dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina rappresenta anche una sfida alla Commissione Europea che in materia di etichettatura non ha mai emanato direttive o regolamenti. Il voto del Parlamento Europeo della scorsa settimana che ha invitato i singoli Stati a muoversi in autonomia ha consentito al Governo italiano di cogliere la palla al balzo e di legiferare affinché cessino le speculazioni sul made in Italy e le truffe ai consumatori.
Queste, alcune delle richieste che si leggono sui cartelli e sugli striscioni: “Avete preso i nostri marchi, non vi daremo le nostre mucche”, “Chi acquista ha il diritto di sapere se quello che compra è veramente fatto in Italia”, “Più trasparenza con l'etichettatura di origine obbligatoria” e “Stop a speculazioni: giusto prezzo per produttori e consumatori”.
Di fronte alla Fiera Milano Congressi, è presente anche la pronipote della mucca “Onestina”, simbolo della battaglia per il Made in Italy degli allevatori che chiedono di continuare a mungere con un prezzo giusto ed onesto.
Dicono Delia Revelli ed Enzo Pagliano: “Abbiamo voluto essere presenti con una numerosa delegazione di giovani allevatori cuneesi per dare, semmai ce ne fosse ancora bisogno, un chiaro segnale all’intero Paese, che il settore lattiero-caseario è in serie difficoltà, perché dominato da multinazionali che in barba ad ogni formula che individui origine e etichetti il prodotto trasformato, continuano ad importare quantità enormi di latte e trasformati che spesso sono spacciati per italiani. I nostri allevatori subiscono, lo ribadiamo con forza, la concorrenza sleale degli altri Paesi. E i consumatori sono truffati. Sta di fatto che oggi il latte cuneese viene pagato dagli industriali intorno ai 30-32 centesimi al litro, quando i costi di produzione superano i 40 centesimi. È evidente che produrre in perdita non può durare a lungo. L’annuncio del decreto del Governo da parte del Presidente del Consiglio Matteo Renzi ci lascia uno spiraglio di ottimismo, poiché da sempre Coldiretti chiede l’etichettatura per tutti i prodotti agroalimentari e sinora non sono mai stati compiuti provvedimenti completi e concreti. Un chiaro segnale di attenzione del Governo verso le istanze di Coldiretti”.

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