8 Aprile 2024
Presidio al Brennero: 8 italiani su 10 chiedono stop ai cibi stranieri senza regole

Oltre 8 italiani su 10 (83%) chiedono lo stop alle importazioni di prodotti agroalimentari che non rispettano le stesse regole di quelli italiani in materia di sicurezza alimentare, ambientale e di tutela del lavoro. È quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixé diffusa al Brennero dove Coldiretti Cuneo è presente con centinaia di agricoltori, giovani imprenditori e dirigenti insieme al Presidente Enrico Nada e al Direttore Fabiano Porcu, per difendere la salute dei cittadini e il reddito delle aziende dall’invasione di cibo straniero che finisce spesso sulle tavole spacciato come italiano.

Con l’avvio della raccolta di firme per una legge europea di iniziativa popolare sull’obbligo di etichettatura dell’origine di tutti i prodotti in commercio, Coldiretti punta a smascherare il fenomeno degli alimenti importati e camuffati come italiani grazie a minime lavorazioni, rivedendo il criterio dell’ultima trasformazione sostanziale.

La raccolta di firme potrà essere sostenuta in tutti i mercati contadini di Campagna Amica e negli Uffici Coldiretti e sarà promossa anche sui social media con l’hashtag #nofakeinitaly.

“Puntiamo a mettere finalmente in trasparenza – evidenzia il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada – tutti quei prodotti che sono ancora oggi anonimi e che rappresentano circa un quinto della spesa degli italiani e includono alimenti simbolo a partire dal pane”.

Infatti, su pagnotte e panini non vige – spiega la Coldiretti – l’obbligo di indicare l’origine del grano impiegato, come accade per la pasta; e lo stesso vale per tutti i derivati come biscotti, fette biscottate crackers e simili.

Del tutto anonimi – prosegue Coldiretti Cuneo – anche i legumi in scatola, magari venduti in confezione con colori o segni che richiamano l’italianità così come le confetture di frutta o di verdura trasformata, come marmellate e sottoli. Niente etichetta d’origine neppure per ortaggi e frutta di IV gamma né per la carne di coniglio, come restano completamente anonime le portate sui menu dei ristoranti.

“Dobbiamo dire basta alla concorrenza sleale, fermare i cibi contraffatti che passano dalle frontiere e dai porti europei” afferma il Presidente Nada.

“La nostra mobilitazione, in continuità con il lavoro fatto a Bruxelles in questi mesi, prosegue a difesa del reddito degli agricoltori e a salvaguardia della salute dei cittadini” spiega il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi