12 Marzo 2024
Peste dei cinghiali: agire subito contro invasione di cinghiali e a sostegno delle imprese

“Bene la nomina dei tre subcommissari, ma serve accelerare per intervenire a sostegno delle imprese, non c’è più tempo da perdere”. È quanto commenta Coldiretti Cuneo a seguito della riunione in materia di Peste suina africana (PSA) svoltasi al Ministero della Salute alla presenza dei Sottosegretari alla Salute Marcello Gemmato e all’Agricoltura Patrizio La Pietra, durante la quale è stata annunciata la nomina di tre subcommissari, Mario Chiari, Giovanni Filippini e Simone Siena, con deleghe specifiche.

“Nell’auspicare che queste nomine vadano a rafforzare la squadra di lavoro – dichiara il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada – ribadiamo che occorre incrementare il depopolamento dei cinghiali, soprattutto nelle aree dove si sono rilevati gli ultimi casi di peste, in modo da evitare, parallelamente, un ulteriore ampliamento delle zone di restrizione. I cinghiali causano incidenti, provocano danni alle coltivazioni e diffondono malattie”.

La situazione resta preoccupante – rileva la Coldiretti – con i casi di PSA che continuano ad aumentare mettendo a rischio l’intero comparto e la filiera suinicola che in Provincia di Cuneo conta 800 aziende e quasi 900.000 capi destinati soprattutto ai circuiti tutelati delle principali DOP italiane per la preparazione della miglior salumeria nazionale, come Prosciutto di Parma e San Daniele.

“È necessario fornire ulteriori risorse, e tempi certi per gli indennizzi, per i contributi alle imprese che hanno subìto danni indiretti (Decreto MASAF), ampliando il periodo interessato, ad oggi previsto fino a novembre, almeno fino ad aprile di quest’anno con una procedura celere per sostenere i suinicoltori da troppo tempo in difficoltà” sostiene il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.

“Sosteniamo la proposta, sulla quale si sta lavorando presso le Istituzioni europee, per creare una Zona di restrizione da PSA con focolaio di cinghiali, alla quale si applichino condizioni diverse da quelle previste per le zone con focolaio di suini domestici. Occorre, infine – conclude il Presidente Nada – normalizzare le modalità di commercializzazione per evitare la speculazione che stanno operando alcuni macelli”.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi