28 Febbraio 2008
MONDO LATTE: LA COLDIRETTI SI MOBILITA

Un folto presidio di allevatori davanti alla Centrale del Latte di Torino ha protestato contro il prezzo del latte piemontese troppo basso. Probabilmente il più basso d’Europa! Le centinaia di allevatori della Coldiretti che, alla guida dei propri trattori hanno manifestato sin dalle prime ore dell’alba davanti alla Centrale del latte di Torino, hanno lasciato il presidio dopo aver ottenuto per giovedì 7 febbraio la convocazione del Tavolo interprofessionale e la riapertura della trattativa del prezzo regionale del latte. La situazione si è sbloccata dopo l’arrivo dell’assessore regionale all’agricoltura Mino Tarocco, inviato dalla Presidente del Piemonte Mercedes Presso, il quale ha incontrato sia la parte industriale che quella agricola. Nel fax inviato dall’assessore Taricco alla rappresentanza della parte agricola e industriale si legge “così come concordato sono a richiedere la disponibilità a ragionare intorno alle indicazioni di prezzo da me formulata come proposta di mediazione, e cioè intorno ai 400 euro/1000 litri come prezzo medio per i tre mesi gennaio, febbraio, marzo 2008 salvo conguaglio in sede di trattativa per il prezzo dell’annata lattierocasearia 2008-2009”.
La protesta è dunque servita a far riprendere la trattativa proprio come auspicato dagli allevatori durante le numerose assemblee. Sono state numerosissime anche le attestazioni di disponibilità e condivisione da parte dei cittadiniconsumatori. Coldiretti, durante la settimana di mobilitazione, ha anche chiesto urgentemente un incontro al presidente della Regione, Mercedes Bresso, con l’intento di portare alla sua attenzione il fatto che il mondo agricolo non può più tollerare queste speculazioni sul prezzo del latte alla stalla. Questa forte azione di mobilitazione si è resa necessaria quando giovedì 24 gennaio era stato riconvocato il tavolo di trattativa durante il quale ognuna delle due parti avrebbe dovuto esprimersi sulla mediazione fatta dall’Assessore Taricco e cioè un prezzo di 0,40 euro/litro per gli ultimi tre mesi della campagna 2007/2008. Gli industriali, però, hanno esordito dicendo subito che la loro posizione era ferma al prezzo dei mesi precedenti cioè 0,3710 euro/litro. A questo punto la parte agricola non poteva far altro che prendere atto e iniziare la mobilitazione anche se dopo le offerte del mondo industriale sono lievitate fino a 0,3885. Ancora troppo lontane sia dalle richieste del mondo agricolo, sia dalla mediazione dell’Assessore regionale. Giovedì 7 febbraio, quindi, ci si è ritrovati al palazzo della Regione per parlare ancora di prezzo.

LATTE: SIGLATO L’ACCORDO IL 7 FEBBRAIO A TORINO

Dopo una trattativa protrattasi nel tempo è stato sottoscritto, in Regione, grazie alla mediazione dell’assessore all’agricoltura Mino Tarocco, l’accordo integrativo relativo al prezzo del latte per i primi tre mesi del 2008. Ai produttori andrà una media di 0,403 euro a litro, con la possibilità, a marzo, di un allineamento con le quotazioni lombarde, a livello 0,42. Dovrebbe essere cancellata, dunque, la forbice tra le due regioni, andata avanti per oltre vent’anni, con il Piemonte all’inseguimento. Da aprile partirà un nuovo contratto aggiornato. Il documento di accordo, sottoscritto dall’associazione produttori a livello regionale e dalle organizzazioni professionali agricole, è giudicato favorevolmente.
“Il prezzo medio passa, subito, da 37,10 centesimi a 40,33, consentendo un recupero dei costi di produzione – dice Tonino Gai, con delega per il settore latte nella Giunta Coldiretti di Cuneo – Positive le prospettive future. Nella soluzione del confronto con gli industriali caseari ha giocato un ruolo importante la determinazione degli allevatori che si sono immediatamente mobilitati, per esplicitare il loro dissenso nei confronti dell’iniziale atteggiamento di chiusura”.
“La volontà futura è di inserire una clausola per l’indicizzazione in base ai costi sostenuti dagli imprenditori zootecnici ed ai prezzi al consumo – spiega il direttore della Coldiretti regionale e provinciale, Bruno Rivarossa – per ora non si è riusciti nell’intento. La questione verrà riproposta in futuro”.

QUOTE LATTE: SENTENZA CONTRADDITTORIA DEL TAR PIEMONTE

Il 31 gennaio 2008 il Tar Piemonte ha depositato una nuova sentenza in materia di quote latte con la quale ha annullato i provvedimenti con cui AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) aveva avviato i prelievi supplementari (le cosiddette multe) nei confronti dei produttori fuori quota per l’annata lattiero-casearia
2004-2005, autorizzando la Regione a emettere le relative cartelle esattoriali. Si tratta di duecentoventi aziende agricole fuori quota, per un ammontare complessivo di somme dovute, pari a 32 milioni di euro.
La Regione presenterà ricorso contro tale sentenza e confida nella possibilità di un’integrale riforma della sentenza in appello.
Tecnicamente, il TAR Piemonte sez. II, con sentenza n. 174 del 31/1/08, ha annullato i provvedimenti AGEA di imputazione del prelievo supplementare del latte riferito all’annata lattiero-casearia 2004- 2005, nonchè i conseguenti atti di riscossione. La motivazione della sentenza è basata esclusivamente sulla presunta disomogeneità tra la normativa nazionale e la normativa europea. Sulla medesima questione di diritto il Consiglio di Stato, in diverse recenti occasioni, ha già espresso un orientamento opposto. Il convincimento del TAR Piemonte, sul punto appare inoltre isolato nel panorama della giurisprudenza degli altri TAR italiani. “Prendiamo atto del pronunciamento del TAR – afferma l’assessore regionale all’Agricoltura Mino Tarocco – ma rimaniamo assolutamente convinti della correttezza della nostra posizione, perseguita e sostenuta da anni in difesa della legalità. Sicuramente impugneremo la sentenza, facendo immediato ricorso e siamo fiduciosi che la strada da noi seguita venga pienamente riconosciuta dal Consiglio di Stato.

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