15 Novembre 2008
MELAVERDE TORNA NEL CUNEESE: PROTAGONISTA IL NASHI

Melaverde, nota trasmissione Mediaset in onda su Rete quattro la domeniche, con la conduzione di Edoardo Raspelli, è tornata in Provincia di Cuneo per registrare una nuova puntata.
La trasmissione, giunta al suo decimo anno di vita, vanta picchi di share del 21,5% e punte di ascolto di 5.750.000 spettatori.
Il protagonista questa volta è stato il nashi, un frutto di origine orientale che ha avuto particolare sviluppo nella pianura centallese, coltivata con successo in Giappone, Corea del Sud, Nuova Zelanda e Stati Uniti.
La registrazione della trasmissione, andata in onda domenica 9 novembre, è stata effettuata con la collaborazione della Coldiretti di Cuneo con il supporto di Giampiero Sabena, tecnico frutticolo dell’Agenzia 4A del C.A.T.A.C. di Centallo.
Il nashi è stato importato nel territorio cuneese da Giovanni Oderda alla fine degli anni 80, da sempre un pioniere nella ricerca di nuove colture in frutticoltura dalle nettarine ai primi kiwi nel 1972.
Nell’arco di vent’anni e con la collaborazione di associazioni, centri di ricerca, tecnici e agricoltori, Giovanni Oderda è riuscito a selezionare, dalle oltre cento varietà di questo frutto, alcune varietà particolarmente adattabili al clima ed alle condizioni agronomiche del territorio cuneese. I pochi produttori rimasti nella coltivazione del nashi sono quelli che maggiormente hanno creduto e investito nel prodotto, superando i problemi di selezione varietale e consolidando le loro quote di mercato. Tutto questo è stato grazie alle aziende Giovanni Oderda ed il figlio Fabrizio – Azienda Trybeca, Azienda Franco Olivero e Franco Romanisio (intervenute durante la trasmissione) che hanno saputo con il tempo individuare le varietà più adatte ai nostri climi, affinare le tecniche colturali e soddisfare il gusto del consumatore attraverso i canali della vendita diretta su fiere e sagre (Az. Romanisio di Piozzo – Fattoria Amica) e sia a livello nazionale e internazionale con magazzini di lavorazione.
Questo frutto, simile ad una pera è molto rustico, meno sensibile del pero comune ai parassiti e alle malattie, e per questo bisognoso di pochissimi trattamenti.
Dal punto di vista esterno il frutto ha una buccia liscia di color giallo dorato tendente al bronzeo con lenticelle ben evidenti di color bianco. Le quattro caratteristiche che contraddistinguono il nashi sono l’essere succoso, dissetante, sodo e gradevolmente dolce.
È un frutto dal ridotto apporto calorico (50 calorie ogni100 grammi) e da un elevato contenuto di acqua; è però molto ricco di sali minerali, in particolare di magnesio, oltre che di calcio e ferro. È inoltre diuretico, adatto per gli sportivi, facilmente digeribile e indicato anche a chi soffre di diabete.
Oltre al tema della produzione, nel corso della trasmissione sono stati anche affrontati la trasformazione di questo frutto e il suo utilizzo in cucina.
Le registrazioni riguardanti la trasformazione sono presso il birrificio Le Baladin di Piozzo, che utilizza l’aroma del frutto nella produzione di alcune birre o lo trasforma in sidro assieme a mele renette.

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