30 Settembre 2017
MAXITRUFFA VINO: “FATTO GRAVISSIMO CHE NON HA NULLA A CHE VEDERE CON I VITICOLTORI DELLA NOSTRA TERRA”

Dalle pagine di cronaca locale di un noto quotidiano di venerdì 28 settembre, apprendiamo di una maxi-frode sui vini, notizia che fa male ai nostri viticoltori, al territorio, da cui nascono vini di qualità eccezionale apprezzati in tutto il mondo e all’Italia: come abbiamo letto nell’articolo, la buona notizia è che la Guardia di Finanza di Venezia, che ha condotto l’operazione, ha sventato una truffa milionaria, arrestando i responsabili che avevano venduto nel nostro Paese e all’estero vini da tavola spacciandoli come pregiati IGT e DOC e ora sono chiamati a rispondere di associazione a delinquere internazionale, evasione fiscale, frode in commercio e riciclaggio.
Siamo riconoscenti alle Forze dell’Ordine e ben vengano i controlli che permettono di smascherare questi truffatori. Non possiamo però non precisare che questi soggetti “titolari di una cantina di Alba” non sono imprenditori agricoli… questo sì, ci teniamo a dirlo ai consumatori, perché occorre avere la capacità di distinguere!
Come si evince dall’articolo, le persone indagate e arrestate avevano allestito un vero e proprio deposito in cui facevano arrivare vini che non hanno niente a che vedere con la qualità delle produzioni della nostra Provincia e che, con false etichette, esportavano in tutto il mondo, fingendo che fossero prodotti pregiati.
Non si può parlare di una vera cantina, quella per intenderci, in cui il nostro viticoltore segue tutte le operazioni di vinificazione: da quando arriva il grappolo, a quando fa il mosto, fino al vino che verrà imbottigliato.. un lavoro paziente e tenace che dà vita alle eccellenze per cui siamo riconosciuti e apprezzati in tutto il mondo. Una tradizione che spesso si tramanda di generazione in generazione e che è una ricchezza ed una peculiarità delle Langhe e che rende così suggestive le nostre bellissime colline.
Da qui, la necessità di fare questa precisazione doverosa, a tutela degli imprenditori agricoli veri e onesti e, nello specifico, dei viticoltori per evitare che possano essere accomunati ad uno squallido caso di cronaca, come questo.

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