15 Aprile 2021
Lupi: con numeri fuori controllo a rischio equilibrio ecologico

La situazione relativa alla presenza del lupo sul territorio piemontese ha raggiunto ormai il grado di saturazione, tanto che dei 46 branchi e delle 5 coppie nell’arco dell’intera popolazione alpina censita, secondo i dati di Life WolfAlps, in Piemonte si registrano 33 branchi e 2 coppie. A fronte di una ricognizione più recente illustrata dal Vicepresidente regionale Fabio Carosso il mese scorso, si stimerebbe una popolazione compresa tra i 450 ed i 500 lupi quando in tutta la Francia sono complessivamente circa 550. A livello nazionale, la popolazione di lupi ospitata è ragguardevole: circa il 10% rispetto al livello europeo.
“Dopo aver raggiunto la soglia dell’estinzione negli anni ’70 – fa notare Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – la popolazione del lupo ora è in rapida espansione al punto da mettere a rischio il motivo stesso per cui la sua presenza è importante: mantenere la biodiversità. Con questi numeri, che provocano una situazione davvero al limite, si mette, infatti, a rischio la funzionalità degli ecosistemi provocando un disequilibrio ecologico. Serve urgentemente, quindi, un nuovo Piano Lupo basato su un modello di gestione innovativo per questo è necessario proseguire con il lavoro avviato dal Vicepresidente Carosso in sede della Conferenza Stato-Regioni, in sintonia con quanto stanno già facendo i Paesi confinanti, come la Francia. Inoltre, è urgente emanare una chiara normativa rispetto alla gestione e definizione degli ibridi che provocano ingenti danni essendo, oltretutto, molto più numerosi dei lupi, e che, però, vanno affrontati con specifiche ed adeguate misure.”
“Ricordiamo – conclude Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – che è in gioco, non soltanto la sicurezza del bestiame ed il lavoro agricolo, ma anche la tutela dell’incolumità di chi vive le nostre montagne e le nostre colline, con il moltiplicarsi di avvistamenti e predazioni anche a bassa quota tanto che i lupi sono ormai arrivati alle porte delle città”.

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