29 Gennaio 2015
LO STUDIO DELL’ ISPRA SCAGIONA LA ZOOTECNIA CUNEESE DALL’INQUINAMENTO DEI NITRATI

Lo studio Ispra "scagiona definitivamente l'allevamento e accerta finalmente la responsabilità nell'inquinamento delle acque sotterranee di settori diversi e concorrenti dai fanghi di depurazione agli scarichi civili", afferma Enzo Pagliano, direttore di Coldiretti Cuneo, dopo la presentazione dei risultati di uno studio dell'ispra sull'applicazione del nuovo modello di analisi isotopico nelle regioni del bacino del Po. "Ferma restando la necessità di confermare gli obiettivi e gli strumenti di applicazione della direttiva europea in materia di tutela delle acque dall'inquinamento dallo studio - osserva il presidente di Coldiretti Cuneo, Delia Revelli - emerge una rappresentazione diversa da quella storica che assegnava alla zootecnia l'unica responsabilità".
Franco Parola responsabile del Servizio Ambiente e Territorio di Coldiretti Cuneo sottolinea, a questo riguardo, come “il contributo dell'allevamento non sia superiore mai ad un terzo del totale complessivo dell'inquinamento accertato attraverso un piano di monitoraggio diffuso nelle regioni ad alta vocazione. Si tratta, allora, di affrettare l'istruttoria diretta alla revisione del perimetro delle zone vulnerabili, che in provincia di Cuneo ricomprende tutta la zona di pianura a fortissima vocazione zootecnica dove sono allevati un milione di suini ed oltre 600 bovini sia da carne che da latte”.
"L'operazione verità viene finalmente confortata da risultati scientifici che abbiamo richiesto per anni. Ciascun settore dovrà farsi carico della propria responsabilità, ma sarebbe irresponsabile continuare a chiedere soltanto alla zootecnia di addossarsi oneri e vincoli che dipendono da attività diverse", ribadisce Delia Revelli.
Coldiretti Cuneo ricorda l’accordo siglato da Coldiretti con il Governo. Il protocollo che rivede la definizione delle zone vulnerabili da nitrati è stato sottoscritto a Milano dal presidente Roberto Moncalvo con i ministri dell’Agricoltura, Maurizio Martina, e dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, nell’ambito del Forum “Made in Italy dopo Expo 2015”.

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