28 Dicembre 2009
LATTE: UN’ANNATA COMPLESSA E DIFFICILE

 Giunti alla fine dell’anno solare è consuetudine fare un bilancio. Analizzando nel dettaglio il settore lattiero caseario, importanti progetti generati da Coldiretti si stanno affacciando all’orizzonte, primo su tutti l’entrata in funzione del polverizzatore di Moretta, presso lo stabilimento INALPI, a partire dalla prossima campagna. L’iniziativa, è bene ricordare, voluta fortemente dalla gruppo Ferrero di Alba in collaborazione
con Coldiretti, ha la potenzialità di andare ad assorbire, sin dal primo anno, quasi il 20 per cento della produzione di latte piemontese; una delle tante azioni per aumentare il prezzo del latte alla stalla, grande
problema del settore. Ma ora, tralasciando momentaneamente le vicende di carattere economico, vorremmo porre l’attenzione su altri importanti aspetti che parallelamente si sono sviluppati nel corso 2009. Il Ministro Zaia ad inizio anno ha presentato il provvedimento che doveva dare la svolta per risolvere definitivamente l’annosa questione delle quote latte che da oltre 20 anni attanaglia l’intero settore, grazie alla ripartizione di un significativo aumento di quota nazionale del 7 per cento,ottenuto dallo stesso Ministro, in sede comunitaria, nel novembre 2008. E soprattutto dalla dichiarata volontà di mettere mano una volta per tutte alla problematica delle multe. Come base di partenza si deve prendere in considerazione la Legge 119 del 2003, che in precedenza aveva segnato un’importante passo, dando l’opportunità di aderire ai piani di rateizzazione per i produttori che volessero regolarizzare la loro posizione, rispetto al periodo compreso tra 1995/96 ed il 2001/2002. Oggi infatti i produttori, da allora in regola, sono arrivati al versamento delle rate annuali attraverso un programma della durata complessiva di quattordici anni. Pertanto erano evidenti tutti i presupposti affinché la Legge 33/2009 trovasse la sua corretta applicazione. L’assegnazione delle nuove quote avrebbe infatti vincolato i beneficiari ad aderire ad un nuovo piano di rateizzazione con il pagamento della prima rata al 31 dicembre di quest’anno e obbligato loro a rinunciare ai contenziosi per le multe esigibili; in caso contrario,con il mancato pagamento di una sola rata, al produttore sarebbe stata revocata l’assegnazione della quota. Per ottimizzare la gestione burocratica delle multe, che ammontano complessivamente a 1 miliardo e 671 milioni di euro, sono state suddivise nei seguenti scaglioni: “fino a 25 mila euro”, “fino a 100mila euro”, fino a 300 mila euro”e “oltre 300 mila euro”, con la possibilità di dilazionare il pagamento eccezion fatta per la prima fascia di importo inferiore. In un primo momento pareva che tutto ciò seguisse un iter corretto. Le lettere di intimazione di pagamento delle multe con la richiesta di adesione al piano di rateizzazione, a seguito della distribuzione delle nuove quote, sono state inviate ai produttori, da parte di Agea,verso la fine luglio. Ma anziché rispettare le normali procedure previste, nella maggior parte dei casi le intimazioni sono state, soprattutto quelle con gli importi più elevati, impugnate davanti al TAR del Lazio, il quale ha rimandato ogni pronuncia al 25 gennaio 2010, autorizzando in alcuni la sospensiva cautelativa in altri no. Ciò ha generato una notevole confusione. Inoltre con la definitiva conversione in legge del Decreto 135/2009 recante disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della Corte di Giustizia della Comunità Europee, è stato inserito il provvedimento che contiene nell’art. 18, una norma sulle quote latte. Nonostante i numerosi tentativi di stralcio dell’articolo 18, fatti dalla Coldiretti, il provvedimento è stato confermato nella conversione definitiva della legge approvata nel mese di novembre.“Le trattenute e i versamenti per la sovrapproduzione di latte
rispetto alla quota posseduta,– precisa Tonino Gai, membro di Giunta con delega al settore –saranno eseguiti dagli acquirenti solamente nella misura del 5 per cento per la campagna 2009/2010 e nella misura del10 per cento per il periodo successivo, esclusivamente per le aziende che non superano il livello produttivo conseguito nel periodo 2007/2008. Come Coldiretti chiediamo perciò al Ministro di porre rimedio a questa grave situazione venutasi a creare, in primis facendosi promotore, con gli altri Ministri dell’agricoltura europei, nel sollecitare ancora la Commissaria all’Agricoltura Marianne Fisher Boel, a sospendere il pagamento della sesta rata, spalmandola sulle restanti. Inoltre chiediamo di mantenere fede alle promesse, come previsto dalla Legge 33/2009, provvedendo concretamente allo stanziamento del fondo di 45 milioni di euro a sostegno di quelle aziende che hanno investito notevoli risorse nell’acquistare quote per regolarizzare le loro posizioni. Infine, nella gestione delle risorse previste dalle Misure Comunitarie sulla crisi del settore lattiero caseario (circa 23 milioni di euro), di dare priorità a quelle aziende che da anni operano nella legalità e nel rispetto delle leggi”.

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