Presente il Vice Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Andrea Olivero
Si è riunita questa mattina a Cherasco l’assemblea provinciale dei Pensionati Coldiretti. Più di cento i presenti che hanno partecipato al rinnovo del Consiglio Direttivo che avrà il compito di rappresentare i pensionati Coltivatori Diretti, una categoria penalizzata negli ultimi dieci anni che intende rinnovare il proprio impegno attivo nei confronti di tutta la società.
A fianco dell’elezione dei nuovi rappresentati, che ha visto riconfermare Lorenzo Bergese nel ruolo di presidente dell’associazione provinciale, durante la prima parte dell’incontro sono stati esposti i problemi che affliggono la società attuale e che non risparmiano i pensionati. In questi anni i pensionati coltivatori diretti hanno visto ridursi il loro potere d’acquisto sia in riferimento alla soglia di povertà che al paniere dei prezzi. A questo si aggiunge l’effetto negativo della politica fiscale sulle pensioni: a partire dal 2009 infatti le pensioni basse e medio basse – come quelle dei coltivatori diretti – hanno registrato al netto del prelievo fiscale una perdita del potere d’acquisto di oltre il 4% che ha inciso sulla vita quotidiana di migliaia di famiglie cuneesi. Questo processo di depauperamento sarà aggravato e accelerato dal meccanismo di indicizzazione appena entrato in vigore.
Di fronte a questa situazione, i pensionati Coldiretti propongono con la nuova dirigenza cuneese di lavorare assieme ai rappresentanti regionali e nazionali per adeguare gradualmente i trattamenti minimi di pensione al 40% del reddito medio mensile, portando le pensioni da 500 a 650 euro al mese, in linea con la richiesta fatta dalla Comunità Europea all’Italia. Inoltre, per difendere le pensioni più basse, i pensionati Coldiretti chiedono oggi una maggiore attenzione al meccanismo di indicizzazione, includendo nello stesso l’aumento della spesa per i servizi sanitari, per le case di cura, per l’accesso al servizio sanitario nazionale, tutti quei costi che colpiscono i pensionati in misura maggiore rispetto al resto della popolazione ma che spesso ricadono sui componenti più giovani delle famiglie.
La seconda parte dell’incontro è stata dedicata al ruolo degli anziani come risorsa per l’agricoltura e non solo. Durante la tavola rotonda sono intervenuti Andrea Olivero, Vice Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Livio Tesio, Direttore del Consorzio Monviso Solidale, e Cecilia Marchisio, docente dell’Università degli Studi di Torino, oltre a Marcello Gatto ed Enzo Pagliano, rispettivamente Presidente e Direttore di Coldiretti Cuneo. La discussione ha preso spunto dal ruolo attivo e sempre più importante che i coltivatori in pensione ricoprono in questo periodo di crisi per discutere dell’impegno che i pensionati Coldiretti intendono offrire.
Durante il suo intervento il Vice Ministro Andrea Olivero ha riconosciuto pubblicamente il ruolo e il contributo essenziale che ricoprono oggi i coltivatori pensionati della provincia di Cuneo non solo nei confronti delle proprie famiglie, ma per tutta la società, l’ambiente e il paesaggio. A tale proposito ha dichiarato Lorenzo Bergese, presidente dell’associazione: “Il ruolo dei coltivatori diretti oggi pensionati non vede lo stato di quiescenza. Continuano ad essere attivi, affiancando la famiglia imprenditrice e non solo, con consigli e lavori ancora importanti. Con il loro impegno salvaguardano il territorio: i fiumi, i boschi, la campagna. Riteniamo quindi che questo ruolo debba essere riconosciuto con una diminuzione della pressione fiscale sulle nostre pensioni e un adeguamento delle stesse in vista degli aumentati costi a livello assistenziale che le famiglie con degli anziani sono costrette a sopportare”.
Durante l’assemblea sono stati eletti:
dalla zona di Alba e Cortemilia nel consiglio provinciale Giuseppe Rivetti di Alba e Giuseppe Robaldo di Cravanzana, nel collegio dei revisori dei conti Ernesto Dellapiana di Treiso, come rappresentanti per il consiglio di zona Renzo Icardi di Santo Stefano Belbo e Sandro Franco di Perletto;
dalla zona di Bra nel consiglio provinciale Paolo Fontana di La Morra, nel collegio dei revisori dei conti Anna Maria Mulassano di Cherasco, come rappresentante per il consiglio di zona Giovanni Mana di Bra;
dalla zona di Ceva e Mondovì nel consiglio provinciale Marisa Giacosa di Castelnuovo Ceva, Lucia Anna Aimo di Mondovì, Cristoforo Bessone di Magliano Alpi e Angela Chionetti di Bastia Mondovì, nel collegio dei revisori dei conti Elia Rozzo di Battifollo, come rappresentanti per il consiglio di zona Giovanni Vacchiero di Murazzano e Sergio Barroero di Farigliano;
dalla zona di Cuneo nel consiglio provinciale Natale Carlotto di Cuneo e Giorgio Giugia di Cuneo, nel collegio dei revisori dei conti Michele Angelo Sacchetto di Centallo, come rappresentante per il consiglio di zona Aldo Viale di Borgo San Dalmazzo;
dalla zona di Fossano nel consiglio provinciale Maria Anna Ambrosio di Benevagienna, come rappresentante per il consiglio di zona Mario Massimino di Sant’Albano Stura;
dalla zona di Saluzzo nel consiglio provinciale Aldo Barbero di Saluzzo, Elsa Bonamico di Verzuolo e Franco Cottura di Barge, come rappresentante per il consiglio di zona Giuseppe Accastelli di Moretta;
dalla zona di Savigliano: nel consiglio provinciale Giampiero Bravo di Savigliano, nel collegio dei revisori dei conti Teresio Spertino di Racconigi, come rappresentante per il consiglio di zona Maddalena Sacchetto di Savigliano.