31 Luglio 2020
L’areale di Saluzzo buon esempio di accoglienza

Si è svolta a Cuneo la riunione di coordinamento del Tavolo promosso dalla Prefettura per la gestione dell’emergenza migranti nel Saluzzese, cui hanno preso parte le Istituzioni e le Associazioni operanti sul territorio. Dall’incontro – evidenzia Coldiretti Cuneo – è emerso come, pur in una situazione di assoluta emergenza, sia ricettiva che sanitaria, il sistema territoriale costituisca un esempio per il resto d’Italia.
Ad oggi, infatti, i braccianti extracomunitari che hanno un contratto di lavoro hanno una sistemazione e, con il picco delle raccolte, è plausibile che ulteriori persone vengano occupate.
“È emerso in maniera determinante il ruolo delle nostre aziende agricole – osserva il Direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu, presente all’incontro – le quali hanno assicurato ospitalità ad oltre il 90% dei propri braccianti stranieri. Tutti i presenti al Tavolo hanno sottolineato l’enorme impegno che, nel corso degli anni, le aziende agricole hanno messo in campo per predisporre condizioni abitative idonee all’accoglienza dei propri lavoratori, come non accade in nessun altro comparto, quest’anno anche grazie al nuovo progetto di sistemazione abitativa messo a punto da Coldiretti Cuneo”.
È una chiara dimostrazione che l’agricoltura sta responsabilmente facendo la sua parte per individuare soluzioni strutturali all’alloggiamento degli stagionali, pur tra le gravi difficoltà che vivono quotidianamente i produttori, alle prese con quotazioni insufficienti a coprire i costi e con liquidazioni ritardate a 200 o 300 giorni dalla raccolta.
“Ringraziamo le Forze dell’Ordine – aggiunge il Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo Roberto Moncalvo – che contribuiscono a portare trasparenza in un settore spesso demonizzato dagli organi di stampa. In questi giorni i controlli sono stati serrati e hanno contribuito ad individuare qualche ‘mela marcia’ che fa male a tutto il settore, ma hanno anche evidenziato come solo una percentuale di aziende inferiore all’1% presenti criticità di una certa rilevanza”.

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