8 Settembre 2016
LA SICCITA’ ESTIVA COSTRINGE I MARGARI AD UNA DISCESA ANTICIPATA

La siccità estiva sta creando una scarsa disponibilità di erba sui pascoli alpini cuneesi e piemontesi. Questo è dovuto alle poche precipitazioni oltre che alle elevate temperature. Inoltre vi sono oggettive difficoltà per l’abbeveraggio del bestiame a causa della carenza d’acqua pressoché totale nelle sorgenti. Infine l’erba secca favorisce lo scivolamento dei capi con conseguente rischio di rottura degli arti da parte degli animali d’alpeggio.
Questa situazione che riguarda un patrimonio di circa 20mila capi nella sola provincia di Cuneo, genera la necessità di lasciare gli alpeggi in anticipo rispetto alla tradizionale scadenza del 29 settembre. L’ evidente necessità ha però effetti negativi sul periodo minimo di pascolamento fissati per accedere agli aiuti Pac e Psr.
“Siamo intervenuti a livello regionale, afferma la presidente di Coldiretti Cuneo e Piemonte Delia Revelli, nei confronti della Regione chiedendo di non penalizzare ulteriormente le aziende di montagna e che vengano per questo attivate le procedure necessarie al riconoscimento delle cause di forza maggiore dovute a circostanze eccezionali onde evitare ingiuste penalizzazioni per le imprese agricole che portano il bestiame in alpeggio”.
Si attende ora la risposta della Regione ed in particolare dell’Assessorato all’Agricoltura competente in materia.

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