2 Novembre 2016
LA RISPOSTA DELLA REGIONE: DOPO IL COMITATO DI SORVEGLIANZA CON COMMISSIONE UE E MINISTERO, SUBITO ALCUNE NOVITA’ SUL NUOVO PIANO DI SVILUPPO RURALE

Si è tenuto venerdì scorso la riunione del Comitato di sorveglianza del PSR piemontese, nel quale si sono discussi i criteri per l'emanazione dei bandi a partire dal 2017. Molti gli interventi fatti per esplicitare il lavoro svolto negli ultimi mesi.

Di estrema importanza la presentazione del nuovo cronoprogramma che evidenzia l'impegno di oltre il 50% delle risorse dell'intero piano entro il 2016. Nel corso del Comitato è stata anche richiesta la possibilità di anticipare consistenti risorse a favore delle misure agroambientali, in particolare sulla misura 10.1 lotta integrata e sulla misura 10.9 dei pascoli, per un importo complessivo di ulteriori 24,4 milioni di euro.

Nei giorni scorsi si erano svolti importanti incontri con alcune componenti del tavolo verde al fine di definire la fruizione delle risorse su alcuni bandi in essere. In particolare, vista la necessità di dare risposta al bando investimenti giovani, oltre alle risorse recentemente aggiunte che portano a 37 milioni di euro la dotazione, si procederà a definire la percentuale di fondo perduto nella misura di 50% e 60% rispettivamente per pianura e montagna, senza ulteriore aggiunta del 10%.

Questo consentirà a circa un centinaio di aziende nuove insediate di giovani, di accedere ad un piano di miglioramento collegato al premio di 35.000 e 45.000 a fondo perduto.

Inoltre, considerato che in fase di istruttoria sono frequenti i casi che dimostrano di non avere i requisiti dichiarati in domanda, sulla misura investimenti 4.1., qualora questi dati vengano confermati, si procederà al finanziamento di ulteriore punteggio su entrambe le graduatorie, pianura e montagna, aggiungendo così ulteriori 7,5 milioni di euro a quanto già finanziato finora.

Saranno invece previsti, come da cronoprogramma, i bandi investimenti e insediamento giovani, per l'inizio del 2017.

“Mi sembra un ottimo risultato, frutto di un lavoro di concertazione tra le parti, che tiene contro delle esigenze del mondo agricolo e insieme dei vincoli determinati dalle risorse messeci a disposizione”, commenta Giorgio Ferrero.

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