Coldiretti Cuneo sollecita l’attenzione della Regione sulla richiesta, più volte avanzata, di trasferimento degli impegni degli allevatori assunti ai sensi della Misura 214.8 (allevamento di razze autoctone in via di estinzione) del Psr 2007/2013 sulla nuova Misura 10.1.8 del Psr 2014/2020, che fino ad oggi è stata disattesa.
Tale trasferimento implicherebbe per gli allevatori, che hanno già in corso l’impegno, un raddoppio del premio per ogni UBA, (Unità Bovina Adulta).
“La difesa delle razze autoctone – commenta Enzo Pagliano, direttore di Coldiretti Cuneo - è indispensabile per evitare importanti ripercussioni sul territorio della nostra Provincia, soprattutto in montagna, in collina e nelle aree svantaggiate, dove il rischio concreto è quello dell’abbandono. Per quanto riguarda la nostra Provincia è importante l’allevamento ovicaprino, con la produzione di prodotti lattiero caseari che costituiscono un patrimonio che va difeso e valorizzato”.
Per questo, Coldiretti Piemonte ha chiesto all’Assessore Giorgio Ferrero di intervenire urgentemente per dare continuità tra la vecchia e la nuova programmazione del piano di sviluppo rurale.
E’ da tempo che chiediamo risposte - aggiunge il direttore Pagliano – per sostenere il lavoro dei nostri allevatori, senza dimenticare che le aziende che lavorano nelle aree svantaggiate svolgono anche un imprescindibile ruolo di salvaguardia dai fenomeni di dissesto idrogeologico”.
Conclude Delia Revelli, presidente di Coldiretti Cuneo e Piemonte: “Il nostro obiettivo è quello di aumentare la biodiversità, anche nel settore dell’allevamento ovicaprino, andando a far crescere la popolazione di razze in via di estinzione. La diversificazione è quella che genera eccellenze. Sono proprio queste che, economicamente, offrono concrete possibilità di sviluppo nell’ottica di caratterizzare le produzioni tipiche e il territorio che le ospita”.
28 Giugno 2016
LA REGIONE DEVE SOSTENERE GLI ALLEVAMENTI OVICAPRINI DELLE RAZZE AUTOCTONE