1 Settembre 2008
IV CAMPAGNA PROMOZIONALE PER LA PESCA “MADE IN CUNEO”

L'iniziativa presentata in Camera di Commercio

Per la quarta volta Camera di Commercio, Regione, Provincia, Assortofrutta, Coldiretti e Confcommercio propongono la campagna “Pesca Cuneo”, nell’obiettivo di promuovere una voce di eccellenza della frutticoltura di Granda. Le modalità dell’operazione, presentata il 14 luglio nel salone d’onore della C.C.I.A.A., in via Emanuele Filiberto, sono analoghe a quelle dello scorso anno: uguali gli standard qualitativi considerati, le modalità di confezionamento, i canali di vendita individuati nella piccola, media e grande distribuzione, la ricerca di un buon rapporto qualità-prezzo.
Sempre più chiara la filosofia dell’acquisto a chilometri zero alla base della proposta: come spiega Marcello Gatto, presidente della Coldiretti di Cuneo: “Questo rientra nelle priorità individuate dalla nostra organizzazione. Consumare laddove ciò è possibile, un prodotto che non ha subito lo stress di lunghi viaggi attraverso l’Italia, l’Europa o il mondo, che è maturato a breve distanza dal luogo di residenza del consumatore e che è al centro di una filiera corta, fatta di pochi passaggi, è obiettivo prioritario in una logica che favorisce produttore e consumatore”.
“Sarebbe assurdo che la Granda, terra di grandi produzioni agricole, cercasse altrove ciò che si trova abbondantemente sul territorio. – aggiunge il presidente della Camera di commercio, Ferruccio Dardanello – Le pesche e nettarine che si raccolgono da noi fruiscono di condizioni pedo climatiche particolarmente favorevoli e presentano caratteristiche validissime. Se il tempo intercorso tra raccolta e consumo è breve, se non si frappongono lunghi trasferimenti o giri viziosi attraverso i grandi mercati generali del nord Italia, a si cercano collegamenti brevi, le caratteristiche organolettiche sono più tutelate ed il consumatore se ne avvantaggia. La valorizzazione delle voci della frutticoltura locale fanno parte di una scelta molto articolata che promoziona la Granda in tutti i suoi aspetti”.
Pesche made in Cuneo, dunque, con tanto di logo sulle cassette in cartone e garanzie anche per la vendita sfusa, al fine di mantenere intatti profumi e sapori e di non pagare lo scotto di lunghe peregrinazioni di mano in mano, come troppo spesso è accaduto in passato. Quest’anno, nel Cuneese, la campagna peschicola presenta volumi leggermente ridotti rispetto al 2007, a causa del gelo e della pioggia protrattasi a lungo nel periodo primaverile. Si calcola un calo medio del 15-20 per cento, con differenze lievi, a seconda delle varietà. Il fenomeno sarebbe generalizzato, per tutte le regioni italiane ed i Paesi europei, ad eccezione della Spagna. In provincia, secondo l’ultimo censimento dell’agricoltura, sono destinati alla peschicoltura 2.200 ettari.
L’anno scorso la produzione ha sfiorato le 74.000 tonnellate di nettarine e le 85.000 di pesche. Le attese, per la raccolta 2008, nonostante il calo, sono positive. La cascola registratasi in primavera favorisce, infatti, sia le buone pezzature che le qualità organolettiche dei frutti, a tutto vantaggio del consumatore finale.

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