18 Ottobre 2013
IN PROVINCIA DI CUNEO L’AGRICOLTURA MOTORE DI SVILUPPO E OCCUPAZIONE

“In provincia di Cuneo, l’agricoltura e l’agroalimentare possono rappresentare un importante volano per la ripresa dell’economia ed il calo della disoccupazione, soprattutto giovanile. È importante, vorremmo dire determinante, che il sistema economico finanziario che fa capo agli istituti bancari cuneesi e la rete delle imprese creino le opportune filiere per valorizzare i nostri prodotti, soprattutto all’estero, dove continuiamo a ricevere apprezzamenti tangibili in termini di aumento delle vendite”, lo affermano Marcello Gatto e Bruno Rivarossa, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Cuneo, il giorno dopo i dati diffusi dal sistema camerale, che evidenziano l’andamento dei mercati e delle esportazioni in provincia di Cuneo.
La provincia Granda si conferma la seconda provincia esportatrice del Piemonte, generando il 15,2% del valore delle vendite regionali all’estero, dopo Torino che detiene una quota pari al 47,7%. In un contesto caratterizzato ancora da una debolezza della domanda interna, le vendite all’estero delle aziende cuneesi realizzano risultati interessanti: a fronte di una contrazione complessiva dello 0,6%, i comparti di specializzazione, quali l’alimentare, si contraddistinguono per una performance positiva.
A livello settoriale, quindi, il lieve calo delle esportazioni cuneesi registrato nel primo semestre è contrastato dal positivo andamento dei comparti. Con una quota pari al 28,6% delle esportazioni provinciali, il comparto dei prodotti alimentari e delle bevande ha registrato un incremento delle relative vendite pari al 7,8%. Se si vuole poi disaggregare i dati, notiamo che le performances positive sono realizzate dai prodotti alimentari con un +5,1% e delle bevande con un + 11,8%.
I prodotti dell’agricoltura, della selvicoltura e della pesca hanno registrato una crescita delle esportazioni del 3,5%.
Per quanto concerne i mercati di sbocco, il bacino dell’UE 28 ha attratto il 69,6% delle esportazioni provinciali, contro il 30,4% dei mercati extracomunitari.
Un altro elemento importante, secondo Coldiretti, è il dato che al 30 giugno 2013, risultino iscritte in Camera di Commercio, nel settore Agricoltura, il 30,2% delle imprese, il 19,6% nei Servizi, il 18,5% nel Commercio, il 14,9% nelle Costruzioni e il 9,3%  nelle Industrie in senso stretto.

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