13 Marzo 2024
Impegno della regione sulle criticità della nostra agricoltura

Dal tema della qualità dell’aria alla gestione irrigua, dalle necessità per la filiera della carne di razza Piemontese alla Peste Suina Africana, ci sono questioni su cui l’agricoltura cuneese e piemontese non può più aspettare. È quanto evidenzia Coldiretti Cuneo in occasione dell’incontro con il Governatore Alberto Cirio, che ha fatto seguito all’invio di una specifica lettera nelle scorse settimane.

Al tavolo erano presenti Matteo Marnati, Assessore regionale all’Ambiente, Marco Protopapa, Assessore regionale all’Agricoltura, Marco Gabusi, Assessore regionale alle Infrastrutture ed Opere pubbliche, insieme allo staff tecnico dei vari Assessorati. Un incontro che si è basato sulla necessità di affrontare le tematiche in modo operativo e concreto.

“Rispetto al tema della qualità dell’aria, per ovviare all’attuale normativa senza penalizzare eccessivamente solo le imprese agricole ed armonizzare le disposizioni regionali con quelle nazionali, abbiamo chiesto di studiare un modello basato sulle previsioni e sul meccanismo del semaforo per consentire gli abbruciamenti quando questa pratica si rende necessaria. Di fronte alla forte richiesta di Coldiretti di togliere l’obbligo della copertura della concimaia che, oltre ad avere dei costi insostenibili per le imprese, avrebbe anche un significativo impatto in termini paesaggistico-ambientali, la Regione si è impegnata ad analizzare ed a proporre soluzioni alternative con il nuovo Piano Stralcio per la Qualità dell’Aria” rende noto il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada.

“Ai fini di una migliore gestione irrigua la Coldiretti ha ribadito, anche a fronte della neve e delle piogge di queste ultime settimane, l’urgenza di non disperdere l’acqua, di riorganizzare in modo più organico l’attuale situazione degli invasi e di sostenere, attraverso l’individuazione di specifiche risorse economiche, la costruzione e la ristrutturazione dei pozzi” aggiunge il Presidente Nada.

“La zootecnia da carne, legata soprattutto alla razza Piemontese, è stata attenzionata chiedendo uno specifico intervento di carattere straordinario e regionale, di almeno 1 milione di euro, a supporto delle imprese del settore” riferisce il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.

La Piemontese, principale razza autoctona a livello nazionale per numero di capi allevati, conta oltre 310.000 capi, di cui ben 220.000 nella Granda, più di 4.000 aziende, oltre 10.000 addetti nel settore, con una elevatissima percentuale di giovani allevatori, e un fatturato di quasi 400 milioni di euro.

Allo stesso modo, servono anche provvedimenti per le altre filiere in difficoltà.

“Sul fronte della PSA - sostiene il Direttore Porcu - è fondamentale continuare, da un lato, ad incrementare il depopolamento dei cinghiali, soprattutto nelle aree dove si sono rilevati gli ultimi casi di peste, in modo da evitare, parallelamente, un ulteriore ampliamento delle zone di restrizione, e consentire, dall’altro lato, alle imprese suinicole la loro piena attività per tutelare il reddito aziendale. Si è aperto, quindi, un tavolo di confronto utile a sollecitare il reperimento delle risorse necessarie per far sì che il tutto si possa concretizzare nell’interesse dei vari comparti produttivi regionali”.

“Ancor più alla luce delle necessità che si stanno evidenziando in questo periodo difficile, la nostra agricoltura necessita di una massima attenzione, di risposte concrete e rapide. Per questo, nel metterci a disposizione della Regione che ringraziamo per l’incontro, continueremo a monitorare i risultati” conclude il Presidente Nada.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi