29 Aprile 2008
IL PROGETTO COLDIRETTI KM/0 APPRODA A REPORT

Cibo a “Chilometro Zero” significa prodotti locali e rispetto dell’ambiente

“Se è vero che siamo ciò che mangiamo, io voglio mangiare solo cose buone!”.
È iniziata così, citando il cartone animato “Ratatouille”, la puntata del 13 aprile di Report, trasmissione di Rai Tre ideata e condotta da Milena Gabanelli. Obiettivo dell’inchiesta giornalistica è stato il cibo che finisce sulle nostre tavole: è possibile mangiare meglio, e quindi vivere meglio, spendendo meno? Sì, è possibile. Basta imparare a fare la spesa in modo più consapevole. I temi su cui i giornalisti di Report hanno invitato a riflettere sono gli stessi che Coldiretti sostiene con impegno da tempo: mercati locali, valorizzazione della territorialità, rispetto della stagionalità, cibi e ristoranti a “chilometro zero”.
“Ancora una volta si è evidenziato come un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e delle peculiarità del territorio sia maggiormente sostenibile e permetta di tornare a ritmi che rispettano la stagionalità e le produzioni locali e di conseguenza ad un miglioramento della qualità della vita – affermano Bruno Rivarossa (nella foto), direttore Coldiretti Cuneo e Piemonte e Marcello Gatto (nella foto), presidente Coldiretti Cuneo”.
Condividendo il pensiero della Coldiretti, i giornalisti di Report hanno evidenziato come il scegliere prodotti nel rispetto della stagionalità e della territorialità sia un ottimo investimento per il consumatore, non solo in termini di salute ma anche di risparmio.
La vendita diretta del latte, ad esempio: un litro di latte, nella grande rete di distribuzione, può arrivare a costare fino ad 1,60 euro con un margine di guadagno minimo per l’impresa agricola. Comprato direttamente dal produttore o al distributore automatico il consumatore lo paga 1 euro al litro. Dunque, vendita diretta, senza intermediari, così a guadagnarci non saranno solo produttore e consumatore, ma anche l’ambiente, perché le bottiglie, i consumatori, se le portano da casa. Il risparmio è enorme: in Italia si consumano 834 mila litri di latte al giorno, vale a dire 834 mila bottiglie di plastica del latte in meno nei rifiuti ogni giorno. “Chilometri zero” poi, non è solo la vendita del latte, ma possono essere anche ristoranti e servizi di ristorazione collettiva, come ad esempio la mensa del Politecnico di Torino, nonché molte altre mense del cuneese in cui vengono proposti menù a chilometro zero, utilizzando cioè prodotti del territorio. Ecco quindi come un’agricoltura migliore, rispettosa della salute, dell’ambiente, dei cibi che produce non solo è possibile, ma si sta già realizzando.

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