29 Gennaio 2016
IL PREZZO INDICIZZATO DEL LATTE ALLA STALLA RICONOSCE IL RUOLO DELL’IMPRESA ALLEVATORIALE NELLA FILIERA

Come noto ieri il  Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha reso noto che si e' svolta  la prima riunione del comitato consultivo previsto dall'accordo di filiera per il sostegno al comparto lattiero caseario siglato al ministero a novembre.
Coldiretti Cuneo manifesta soddisfazione – dicono Delia Revelli ed Enzo Pagliano presidente e direttore– che deriva dal fatto che con il prezzo indicizzato a Cuneo ed in Piemonte siamo stati precursori dei tempi. Seppure con modalità e riferimenti diversi la fissazione del prezzo del latte alla stalla utilizzando indici economici che tengano conto sia del mercato dei prodotti trasformati che dei costi di produzione rappresenta un passo avanti nell’ottica della fissazione di un prezzo che riconosce pari opportunità a tutti gli attori della filiera.
Il sistema base elaborato da Ismea per l'indicizzazione del prezzo del latte  prende in considerazione 4 gruppi di riferimento selezionati:
1-    prodotti a medio-bassa stagionatura (provolone val padana fresco e maturo, mozzarella, gorgonzola, italico);  
2-    prodotti a elevata stagionatura (parmigiano reggiano e grana padano in vari gradi di stagionatura) ;
3-    prodotti esteri (latte scremato in polvere Francia, Oceania e Germania, Edamer Germania, latte intero in polvere Germania);
4-     input di produzione (mais, farina di soia, sorgo, crusche, farinacci).
Il sistema individuato - come sostenuto dal mipaaf - è oggettivo, in quanto elaborato attraverso l'applicazione di tecniche statistiche che escludono ogni criterio di soggettività nella scelta dei parametri di ponderazione e dei prodotti che compongono i singoli componenti; è affidabile, perché costruito attraverso l'individuazione di fonti non influenzabili dalle parti in causa; con un aggiornamento dei dati immediato (il mese successivo a quello di riferimento) e continuativo; è articolato, in modo da comprendere tutte le variabili in grado di influire su costi di produzione del latte e i suoi derivati e sufficientemente complesso da non subire "shock" da parte di fluttuazioni repentine e improvvise di prezzi puntuali. Infine, sempre secondo il Ministero dell’agricoltura- è   neutrale, in quanto elaborato e implementato da una parte terza al sistema di contrattazione ed è trasparente, in termini di disponibilità dei dati di partenza, delle elaborazioni e dell'indice stesso.
Per quanto riguarda i 25 milioni di euro previsti per il settore zootecnico dall'intervento straordinario europeo, il ministro  Maurizio Martina ha firmato il decreto per la ripartizione degli aiuti diretti alle imprese di allevamento per il latte prodotto e commercializzato nei mesi di dicembre 2015, gennaio e febbraio 2016. L'impatto stimato della misura è di 1 centesimo per litro di latte venduto alla stalla. Il decreto è stato già trasmesso ad Agea per l'erogazione dei contributi a circa 36 mila allevatori. In provincia di Cuneo sono 1500 le imprese che beneficeranno dell’intervento straordinario europeo.
Concludono alla Coldiretti di Cuneo. “ Ci auguriamo che ora anche l’industria di trasformazione locale abbandoni le vecchie logiche contrattuali e si adegui al nuovo meccanismo che in Provincia ha già dato risultati concreti a tutta la filiera. Inoltre auspichiamo tempi celeri da parte di Agea , per l’erogazione del centesimo in più a tutti i 1500 allevatori di latte della provincia di Cuneo  per i mesi di dicembre, gennaio e febbraio, come fortemente voluto da Coldiretti e chiesto  nelle manifestazioni autunnali di Ospedaletto Lodigiano ”.

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