23 Novembre 2017
DOPO LA SENTENZA DEL TAR COLDIRETTI CHIEDE L’ETICHETTATURA OBBLIGATORIA PER LA PASTA E LE FARINE DI GRANO TENERO

L’etichettatura d’origine obbligatoria deve valere anche per il grano tenero coltivato in provincia di Cuneo ed in Piemonte. Lo afferma la Coldiretti dopo il NO del Tar del Lazio al ricorso dei pastai di sospendere il decreto per l’etichettatura d’origine del grano utilizzato nella produzione della pasta.
“Nella nostra Regione e in provincia di Cuneo in particolar modo, abbiamo costruito con il supporto del Consorzio Agrario del Nord Ovest importanti filiere con il grano tenero destinato alle aziende di trasformazione – dicono Delia Revelli e Tino Arosio, presidente e direttore di Coldiretti Cuneo. Siamo pronti a fornire all’industria tutte le certificazioni necessarie perché si operi anche nei trasformati della farina di grano con maggiore trasparenza. Lo chiede l’81 per cento dei consumatori, ma lo vogliono anche i produttori agricoli che con i nostri tecnici dell’Agenzia 4A e del Cap Nord Ovest hanno cambiato radicalmente le modalità di produzione e sono in grado di fornire un grano la cui farina risponde alle esigenze dei trasformatori. Un passo importante, concludono Revelli e Arosio, che vede nell’obbligo di etichettatura dei trasformati un ulteriore momento di valorizzazione dei processi economici della cerealicoltura”.
La recente sentenza del Tar del Lazio mette in evidenza l’importanza dell’etichettatura d’origine per le produzioni agroalimentari e per questo Coldiretti continuerà la battaglia per ottenere l’etichettatura obbligatoria anche per il grano tenero coltivato in Piemonte. E’ corretto che i consumatori sappiano cosa stanno acquistando e se in quel determinato pacco di pasta è presente o meno grano canadese trattato in preraccolta con il glifosate, proibito nel nostro Paese. Si tratta di una battaglia di civiltà a tutela dei cittadini, della biodiversità, del lavoro degli imprenditori agricoli e dell'economia del territorio. L’obiettivo è anche di contrastare le speculazioni che stanno provocando il crollo dei prezzi del grano al di sotto dei costi di produzione.

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