6 Marzo 2008
DONNE IMPRESA COLDIRETTI: FESTA DELLA DONNA 2008

L’occasione dell’otto marzo sollecita ad una attenzione particolare al ruolo della donna nell’ambito delle imprese agricole e delle famiglie imprenditrici. Facciamo il punto della situazione e dell’attività svolta da Donne Impresa, movimento interno a Coldiretti che si occupa della difesa e della promozione delle donne impegnate in agricoltura, con Elsa Bonamico Brunetti che ricopre l’incarico di Responsabile Provinciale.

Parliamo un attimo del ruolo di Donne Impresa…
Donne Impresa è l’ultima denominazione che è stata data al movimento che all’interno di Coldiretti ha lo scopo di tutelare e promuovere dal punto di vista sociale, umano ed imprenditoriale, le donne che lavorano in agricoltura. Ricordiamo che solo in provincia di Cuneo le donne legate a Coldiretti sono 20.000 circa. 8338 delle quali nel ruolo di titolari d’azienda. Considerando, una realtà di 27.000 aziende agricole, una su tre, ormai, è al femminile.
Tengo sempre ad evidenziare che, al di la dei numeri, in questi anni, in agricoltura, il ruolo della donna è profondamente cambiato. In moltissimi casi da coadiuvante famigliare la donna è diventata coimprenditrice
curando lo sviluppo di alcuni rami d’azienda come il marketing, la comunicazione aziendale, il contatto con gli uffici e le istituzioni per adempiere alle numerose incombenze di carattere burocratico.
In oltre, non dimentichiamo il ruolo storico svolto dalla donna nelle nostre famiglie. In moltissimi casi prima ancora di occuparsi dell’impresa, la donna è rimasta un saldo punto di riferimento per la tenuta delle famiglie e per la crescita e l’educazione dei figli. Un ruolo questo che spesso viene dimenticato ma che
è determinate per una società che ha dimenticato alcuni valori fondanti come la famiglia, il lavoro, il sapersi rapportare con il resto della società.

Un perno centrale anche per la famiglia quindi…
Ritengo proprio di si. In fondo la nostra società, sempre più orientata al qualunquismo, ha bisogno di un supplemento di valori che solo le famiglie possono offrire. E le donne, in questo ambito, hanno una spiccata sensibilità ed una intelligenza attenta ai mutamenti in corso. Certo oggi tutto pare orientato all’economico. È ovvio che un’impresa, agricola o non, deve fare bilancio perché altrimenti chiude. Ma non si può vivere di sola economia. Le persone sono cittadini, prima ancora che imprenditori. Ecco allora che l’attività del nostro movimento è fortemente orientata alla crescita umana e sociale delle persone nella
convinzione che la persona con basi solide dal punto di vista della formazione, genera imprenditori attenti e capaci.

Qual è l’attività svolta nell’ultimo anno?
Abbiamo realizzato numerosi momenti di incontro sul territorio, attività formativa e varie iniziative sul territorio. In particolare siamo stati in tutte le zone della provincia per dibattiti con le nostre iscritte. Molte di
loro anno frequentato corsi di formazione gestiti da Inipa Piemonte.

In prospettiva…
Proprio in queste settimane stiamo realizzando una serie di incontri sul territorio per procedere al rinnovo del coordinamento provinciale giunto a fine mandato. Devo dire che, la sensibilità e l’attenzione sono notevoli e questo ci stimola a proporre e programmare iniziative future intense e particolarmente qualificanti. In autunno avremo infatti un momento convegnistico di livello provinciale.
E per il prossimo otto marzo?
Ci ritroveremo giovedì 6 marzo per una serata di festa presso il Palà di Boves, in cui parteciperemo alla trasmissione GrandAllegria in onda su Telegranda venerdì 7 marzo. Sarà un momento conviviale, di allegria e di confronto con le numerose associate.

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