18 Febbraio 2012
Decreto Liberalizzazioni: una norma per una filiera più equa

Una filiera più equa, con contratti scritti e termini di pagamento certi: lo prevede il Decreto Liberalizzazioni, che porta a 30 giorni i termini dei pagamenti per i prodotti alimentari deteriorabili. Una novità che va a riequilibrare il potere contrattuale all’interno della filiera agroalimentare a vantaggio dei produttori e che non viene ben vista dalla Gdo. A difesa del decreto è scesa in campo Coldiretti che ha ricordato come anche il Parlamento Europeo abbia richiamato l’attenzione ad un maggiore equilibrio lungo la filiera. “La nuova disciplina sulle relazioni commerciali per la vendita dei prodotti agricoli, contenuta nell’art. 62 del Decreto sulle liberalizzazioni, aumenterà la trasparenza non solo nei rapporti contrattuali tra produzione e distribuzione, ma anche tra tutti i passaggi e gli attori della filiera, con un vantaggio per il consumatore finale”. “Il comparto agroalimentare italiano –sottolinea il presidente di Coldiretti Sergio Marini – è soggetto a troppi fenomeni di alterazione della concorrenza, dal disequilibrio nei rapporti di filiera all’Italian Sounding, dalla contraffazione al  dumping sociale, ambientale e sanitario con il resto del mondo. Per questo ogni misura che contiene tali fenomeni trova il plauso e il forte sostegno di tutta la filiera produttiva e sarebbe dunque inaccettabile un eventuale cedimento del Parlamento rispetto ad una norma di indubbia civiltà”. L’intervento legislativo, fortemente voluto dal Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania, fissa a 30 giorni i termini di pagamento per i prodotti alimentari deteriorabili (e 60 per le altre merci), introduce la forma scritta obbligatoria per tutti i contratti di fornitura, prevede quali comportamenti sono espressamente vietati nelle relazioni commerciali e istituisce infine uno specifico regime sanzionatorio. “Interventi fondamentali, che vanno nella giusta direzione della trasparenza e del rispetto reciproco tra le parti”, proseguono il presidente di Coldiretti Cuneo Marcello Gatto e Bruno Rivarossa, direttore di Coldiretti Cuneo e Piemonte.“Il segnale del dl liberalizzazioni è molto chiaro: maggiore chiarezza ed equità fra tutti gli attori della filiera – aggiunge l’Assessore Regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto: “Gli agricoltori e le piccole aziende da decenni si adattano a regole ferree che devono essere rispettate in modo limpido e categorico, e non è giusto che i regolamenti debbano continuare a rimanere rigorosi solo per una parte. L’articolo 62 tocca tematiche fondamentali quali i contratti scritti e termini di pagamento certi. È necessario rafforzare il percorso con accordi di filiera chiari che tutelino i produttori su larga scala e tengano conto dei costi di produzione. In Piemonte un esempio di accordo in tal senso c’è già, ed e’ quello sull’indicizzazione del latte”.

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