“Grazie alla lunga battaglia portata avanti da Coldiretti per garantire maggiori tutele ai consumatori nella scelta dei prodotti alimentari, è entrato in vigore da oggi, primo aprile, il nuovo Regolamento che impone l’indicazione del Paese di origine o del luogo di provenienza delle carni fresche, refrigerate o congelate di animali della specie suina, ovina, caprina e di volatili – informa il direttore di Coldiretti Cuneo, Enzo Pagliano - . Dopo gli ultimi scandali, con la carne di maiale alla diossina di provenienza tedesca e degli agnelli ungheresi spacciati per italiani, finalmente, per chi sceglierà, nelle prossime Festività, di preparare il tipico menù Pasquale, con la carne di capretto e di agnello, non vi saranno dubbi: se acquisterà carne etichettata con “origine Italia”, avrà la certezza assoluta che tutte le fasi, dalla nascita all’allevamento, fino alla macellazione si sono svolte sul territorio nazionale”.
“Questa è una tappa importante e si può festeggiare a buon diritto – aggiunge il presidente di Coldiretti Cuneo, Delia Revelli - il risultato del grande impegno di Coldiretti per la trasparenza. Si tratta di un tassello fondamentale in un percorso iniziato circa 15 anni fa, a partire dall’obbligo di etichettatura di origine per la carne bovina fresca, introdotta sotto la spinta dell’emergenza “mucca pazza” con il regolamento Ce 1760/2000 che impose l’obbligo di indicare anche il luogo di nascita, oltre a quello di allevamento e macellazione. Il nostro impegno è quello di dare valore alla produzione del territorio, di altissima qualità, e al tempo stesso di permettere ai consumatori una scelta consapevole. Per questo non ci fermeremo, perché dalla nuova norma, restano ancora ingiustamente escluse la carne di coniglio e le carni di maiale, trasformate in salumi. Su questi prodotti, vi è stato un ingiustificato ritardo da parte dell’Unione Europea: l’Italia, che nell’alimentare ha conquistato primati qualitativi e sanitari, deve essere capofila nell’UE nel sostenere le politiche di tutela della sicurezza alimentare che sono al centro dei lavori dell’Expo”.
1 Aprile 2015
CON L’ETICHETTATURA DELLE CARNI, NEL PRANZO DI PASQUA, L’AGNELLO MADE IN ITALY