9 Marzo 2009
COLDIRETTI: PRESSIONE PER MODIFICARE IL DECRETO LATTE

Venerdì 30 gennaio è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, il Decreto Legge n. 4 che disciplina misure urgenti in materia di produzione lattiera e rateizzazione del debito nel settore lattiero-caseario, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 5 febbraio 2009.
In sede di conversione, in rappresentanza delle migliaia di aziende agricole che legano al settore latte le prospettive di sviluppo della propria impresa, Coldiretti sta lavorando per cogliere ogni possibilità di superare le divisioni maturate negli anni e dare in modo definitivo la soluzione alla questione delle quote latte nella completa salvaguardia dei diritti degli imprenditori che hanno sempre rispettato le regole e la legislazione vigente. In modo particolare sono necessarie modifiche al testo dell’attuale decreto per quanto riguarda le assegnazioni di quote latte.
Per ragioni di equità è necessario rimodulare le priorità previste nel decreto anteponendo gli affittuari e coloro che hanno acquistato quote a coloro che hanno munto oltre il 5% della quota detenuta.
Occorre poi evitare che i soggetti che abbiano superato i limiti di quota in misure inferiore al 5%, vengano penalizzati rispetto a coloro che hanno munto in misura superiore al predetto limite. Si prospetta anche l’opportunità di anticipare maggiormente i tempi di adesione alla rateizzazione e al pagamento della prima rata, comunque prima dell’assegnazione delle quote. Si esprime forte perplessità anche al concetto delle non rinuncia da parte degli interessati al contenzioso pregresso. È anche vero, però, che la somma subito esigibile da parte di Agea a livello nazionale ammonta a 620 milioni di euro e che il piano di rateizzazione prevede tre fasce a seconda del debito contratto con interessi imposti dalla Commissione Europea. Relativamente all’istituzione di un Commissario straordinario, disciplinata al comma 5 dell’articolo 4 del Decreto Legge in esame, è preferibile che tale incarico venga conferito ad un funzionario ministeriale con “poteri” meglio definiti e più oggettivi possibili. L’azienda che aderisce al piano di rateizzazione decade dallo stesso e deve restituire tutte le quote che gli sono state assegnate se si verifica il mancato pagamento del prelievo latte, se vi è l’omessa presentazione del piano di rateizzazione e se si verifica il mancato pagamento di una sola rata. All’articolo 6 del Decreto Legge è prevista anche l’istituzione di un fondo straordinario dedicato ai produttori di latte che hanno rispettato le regole, in particolare coloro che hanno acquistato quote nei periodi precedenti ed in possesso della quota A. Tale fondo deve essere alimentato con urgenza e prevedere una parte destinata esclusivamente a tale intervento, di immediata operatività. I criteri di gestione dei fondi devono essere concordati fra Stato e Regioni. Queste sono le richieste di modifica di Coldiretti, emerse da un incontro voluto dal presidente nazionale Sergio Marini che, subito dopo la pubblicazione del Decreto Legge, ha convocato d’urgenza, per analizzare e proporre, attraverso i legali Coldiretti, i dovuti emendamenti. Parallelamente al lavoro che Coldiretti sta facendo anche la Regione Piemonte ha lavorato ad un documento unico condiviso anche con le Associazioni ed Organizzazioni di categoria. Documento che lunedì 16 febbraio è stato presentato ufficialmente da una delegazione di dirigenti al presidente della Regione, Mercedes Bresso, e che giovedì19 febbraio verrà discusso in Conferenza Stato-Regioni e subito dopo con il Ministero. L’iter parlamentare di conversione in legge del Decreto Legge n. 4 del 5 febbraio 2009 è iniziato martedì 10 febbraio e proseguirà fino a fine mese.

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