La comunicazione digitale ha rivoluzionato il modo in cui le aziende raggiungono nuovo pubblico e possono raccontare il proprio lavoro.
Coldiretti ha dedicato ai viticoltori aderenti alla rete The Green Experience una giornata di formazione gratuita per imparare a sfruttare in modo più consapevole le opportunità del mondo web e social.
Ieri, in un’affollata sala del Castello di Barolo, è stato grande l’interesse degli imprenditori che hanno fatto “incetta” di suggerimenti da professionisti di settore per un’efficace comunicazione social dei vini. Fra i temi affrontati, la scelta e la gestione coordinata dei diversi canali social, la produzione e la programmazione di immagini e testi adatti al mezzo digitale e le campagne di advertising su Facebook.
Proprio su quest’ultima piattaforma social, grazie anche al sostegno della Fondazione CRC, è sbarcato da alcune settimane The Green Experience.
Si aggiunge, così, un nuovo tassello nel racconto del progetto marchiato Coldiretti Cuneo: accanto al sito web e al video promozionale, la pagina Facebook The Green Experience sarà una nuova e più dinamica vetrina interattiva. Protagonisti il territorio, i vini e i produttori che praticano una viticoltura green sulle nostre colline, secondo quanto previsto dai due disciplinari del progetto, The Green Experience e The Green Experience Plus.
“La svolta social di The Green Experience e il momento formativo di ieri - spiega il Segretario Coldiretti di Alba, Cesare Gilli - hanno l’obiettivo di raccontare in modo più coinvolgente lo straordinario lavoro dei nostri viticoltori, anche grazie al loro contributo diretto. Vogliamo appassionare buyer e consumatori finali non solo in Italia, ma anche oltre confine, soprattutto nei mercati esteri in cui il marchio The Green Experience è registrato e in cui è forte la presenza dei vini italiani, così da incrementare l’appeal dei vini di Langhe e Roero, prodotti con particolare attenzione all’ambiente e alla cura del paesaggio”.
Il progetto The Green Experience, intanto, cresce sempre più nei numeri. Sono oltre 100 i produttori piemontesi che hanno scommesso nella conduzione sostenibile dei vigneti.