4 Ottobre 2010
COLDIRETTI CUNEO PRONTA A PROPORRE A PANETTIERI E MUGNAI UN ACCORDO DI FILIERA

 Dopo il via libera sancito con il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze che considera prodotto agricolo il pane, i panini, le cialde e le pizzette, purchè prodotti e messi in vendita direttamente dagli agricoltori, Coldiretti Cuneo lancia ai panificatori, ai panettieri ed ai mugnai la proposta di costituire un percorso di filiera italiana e nel caso specifico la filiera territoriale cuneese.
In altre parole pane ed affini di qualità garantita dal campo alla tavola con la certezza per il consumatore di approvvigionarsi di un prodotto veramente made in Italy ottenuto da grani nazionali coltivati in campi cuneesi i cui imprenditori agricoli sono già ora seguiti da tecnici specializzati facenti capo all’Agenzia 4A. La proposta della Coldiretti di Cuneo viene lanciata immediatamente dopo le polemiche sollevate da panettieri e panificatori.
Marcello Gatto e Bruno Rivarossa, presidente e direttore Coldiretti Cuneo, “si tratta di una norma che Coldiretti ha fortemente voluto non solamente per gli agricoltori che intendono produrre direttamente pane ed affini nelle loro aziende agricole. Il nostro obiettivo rimane quello di valorizzare la filiera del grano con accordi che vadano nella direzione di rilanciare i consumi di pane a tavola. Di qui la nostra disponibilità al dialogo serio e costruttivo con panificatori, mugnai e panettieri affinchè si approdi ad accordi di filiera seri in grado di rilanciare l’intera economia legata al pane ed al grano. Le polemiche di questi giorni non ci interessano affatto e siamo sicuri che anche l’Associazione Autonoma Panificatori e l’Associazione Artigiani che ha al suo interno una sezione specializzata di panettieri, sapranno cogliere le positività della nostra proposta nell’interesse dell’intera economia cuneese. L’obiettivo è di rafforzare l’economia del territorio fuori dalle vecchie logiche corporative e nell’interesse dei produttori agricoli, dei panificatori e dei consumatori”
Secondo Coldiretti, sulla base dei dati Ismea - Ac Nielsen, si tratta anche di un contributo a far tornare il pane sulle tavole dopo che nel primo semestre del 2010 il consumo è calato facendo registrare una riduzione del 2,4 per cento negli acquisti familiari. Nonostante il progressivo calo dei consumi che ha già portato a ridurre quasi di un terzo gli acquisti familiari degli italiani rispetto al 2000, sono oltre 17 milioni gli italiani che vanno “pazzi” per il pane e lo portano in tavola sempre, sette giorni su sette a pranzo ed a cena, mentre sono solo  930 mila quelli che non lo mangiano mai.

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