Con l’inizio della piena attività primaverile per frutta e ortaggi è urgente individuare una valida alternativa ai voucher, senza la quale da un lato sono a rischio i raccolti e dall’altro si perdono opportunità di lavoro per studenti, pensionati e cassaintegrati impiegati nell’attività stagionale.
“Questo strumento – commenta Coldiretti Cuneo - era nato nel 2008 proprio per l’agricoltura con la sperimentazione nella vendemmia allo scopo di semplificare e snellire le norme per regolare il lavoro occasionale. L’abolizione ha penalizzato fortemente il settore: in provincia di Cuneo, con oltre 90 mila voucher venduti nel 2016 su un totale di duecentomila su base regionale, è prioritario iniziare a far fronte alle difficoltà per i datori di lavoro agricoli”.
Quello che serve ora è uno strumento ad hoc che tenga conto delle specifiche caratteristiche di stagionalità dell’agricoltura, condizionata dagli andamenti climatici sempre più imprevedibili, senza che le imprese siano gravate da ulteriori lungaggini burocratiche.
La Commissione Bilancio della Camera, nel corso dell'esame della cosiddetta ‘manovrina’, ha proposto, in questi giorni, un nuovo meccanismo per il lavoro occasionale che riguarderebbe anche il settore agricolo. Un primo segnale positivo che ci auguriamo nel prosieguo dell’iter venga definitivamente mantenuto, per consentire di coniugare gli interessi dell’impresa agricola con la domanda di lavoro, oltre a permettere una forma legale di integrazione al reddito.