23 Giugno 2016
COLDIRETTI CUNEO: BENE IL DISEGNO DI LEGGE DELLA GIUNTA REGIONALE PIEMONTESE SULLE ASSOCIAZIONI FONDIARIE

“E’ un fatto positivo che la Giunta regionale piemontese abbia presentato un disegno di legge per la costituzione delle associazioni fondiarie che dovrebbe consentire il recupero delle aree incolte o abbandonate, contrastare il frazionamento fondiario che ne rende poco redditizia la coltivazione, rilanciare l’attività agro-forestale in territori montani e collinari come fortemente sollecitato negli ultimi anni dal territorio e dalla nostra organizzazione”. Questo il commento di Delia Revelli ed Enzo Pagliano il giorno dopo l’assegnazione del disegno di legge al Consiglio regionale del Piemonte.
Lo strumento su cui si fa leva per il recupero è l’Associazione Fondiaria, una libera associazione fra i proprietari dei terreni delle zone interessate, eventualmente, ma non necessariamente, patrocinata dal Comune, che si farebbe inoltre garante per i terreni di cui non è possibile rintracciare la proprietà. In provincia di Cuneo, nelle zone montane sono molti i terreni che appartengono a proprietari emigrati o trasferiti nel secolo scorso nelle grandi aree urbane, o non sono state effettuate le successioni e spesso manca anche il frazionamento catastale. Conseguentemente sono terreni che non rendono a nessuno e generano una serie di difficoltà ai comuni e agli agricoltori che operano in queste zone. L’esperienza è già stata compiuta con successo nella vicina Francia, dove l’accorpamento gestionale è stato affrontato da tempo. Uno strumento, se la legge sarà approvata dal Consiglio regionale che non intacca la proprietà privata anche quando questa è difficilmente rintracciabile, ma consente l’utilizzo di queste terre da parte di chi alleva e produce garantendo la manutenzione del territorio e la conservazione dell’ambiente. Concludono Revelli e Pagliano “Dal dibattito in Consiglio regionale ci aspettiamo l’accoglimento di alcune modifiche tecniche rispetto l’impianto legislativo attuale. Lo abbiamo proposto al legislatore attraverso i nostri uffici e riteniamo che l’accoglimento non possa che essere nell’interesse di vedere l’impianto legislativo applicabile al territorio della nostra Regione”.

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