25 Marzo 2016
“COLDIRETTI CHIEDE ALLA REGIONE PIEMONTE DI PROCEDERE CON URGENZA AL PAGAMENTO DELLA PAC 2015”

I CAA devono poter validare i fascicoli oggi bloccati principalmente a causa del refresh.
Le assegnazioni Uma non devono essere fatte con soli acconti come avviene oggi
Dopo un incontro voluto e fortemente sollecitato da Coldiretti, Arpea, l’organismo pagatore regionale, si è impegnato ad effettuare in modo sollecito tutte le procedure necessarie per procedere al saldo della PAC 2015.
In linea di massima questo dovrebbe interessare circa 6000 aziende.
Questi gli impegni assunti dai dirigenti di Arpea alla presenza dell’assessore Ferrero e della rappresentanza di Coldiretti Piemonte.
Per quanto riguarda il 2015, a Coldiretti risulta che a novembre sia stato versato un acconto per circa 22000 aziende, mentre le escluse sono 16000. Di queste ultime circa 8000 sono piccoli agricoltori (imprese che percepiscono meno di 1.250 Euro), mentre le altre 8000 sono state bloccate per ragioni burocratiche (controlli ammissibilità, condizionalità, pascoli, agricoltori non attivi, bonifica ed altre situazioni ancora).
Coldiretti ha anche evidenziato che vi sono problemi sul PSR, in particolare sulle misure 10 e 13. Oggi gli uffici tecnici dell’Organizzazione sono impossibilitati a lavorare su più fronti e non si riesce a validare i fascicoli principalmente a causa del refresh. Questi ritardi rischiano di essere addebitati ai CAA che operano in conseguenza delle scelte tecnico informatiche di Arpea, del Mipaaf o di Agea. Coldiretti sostiene che è assurdo bloccare i pagamenti nei confronti di imprese agricole oggetto di controlli. Sarebbe più logico erogare quanto richiesto, salvo prevederne la restituzione con gli interessi, nel caso di anomalie totali o parziali.
La riunione è stata anche l’occasione per evidenziare le problematiche connesse all’assegnazione dei carburanti agricoli. Sinora l’Uma ha concesso solo modesti anticipi delle concessioni spettanti. L’anticipo dei lavori stagionali ha portato Coldiretti a chiedere che l’assegnazione sia fatta sulla superficie già nota nel fascicolo, anche per evitare carichi burocratici eccessivi.
“La pressione e la determinata denuncia di Coldiretti Piemonte nei confronti della Regione e di Arpea in particolare, vede soddisfatta Coldiretti Cuneo – dice il direttore Enzo Pagliano. A livello regionale le nostre imprese rappresentano circa il 50%. Sono numeri importanti che ci auguriamo siano tenuti in debita considerazione, nell’interesse delle imprese associate, ma anche di tutta l’economia agricola ora in difficoltà per oggettive carenze di liquidità”.

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