3 Novembre 2021
Cinghiali: proroga della caccia, la Regione mantiene lo status quo

Modificando l’impostazione del calendario venatorio, rispetto alla stagione di caccia 2021/2022, la Regione ha introdotto una formula sperimentale che prevede la possibilità, per l’intero mese di gennaio 2022, di esercitare, da parte di singole squadre di cacciatori, la caccia di selezione al cinghiale con l’ausilio di un numero massimo di tre cani. L’obiettivo dichiarato vorrebbe essere quello di contenere il numero dei selvatici che, a livello regionale, si aggira sugli 80.000 esemplari.
“Una misura – evidenzia Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – oltretutto non ben voluta dall’ISPRA, che aumenta soltanto l’interesse di un gruppo ristretto che controlla porzioni di territorio, e che lo fa già da tempo a discapito degli agricoltori e delle effettive esigenze della cittadinanza, ma che non va alla radice del problema. Una modalità apparentemente sperimentale che in realtà va a rafforzare un sistema che negli anni ha fallito, poiché la situazione resta tutt’ora molto critica e grave, e che lascia la gestione in mano a pochi facendo sì che la fauna selvatica continui indisturbata a nutrirsi dei prodotti coltivati dai nostri agricoltori. È indiscusso, infatti, che il numero di esemplari vada sensibilmente ridotto avendo ormai raggiunto un livello di saturazione insostenibile, ma bisogna intervenire con un approccio maggiormente strutturato, facendo piuttosto ricorso alla tecnologia e a metodi di caccia più efficaci”.
“Così – aggiunge Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – si danneggiano la società, con il costante aumento degli incidenti stradali, ed il settore agricolo, compromettendo ulteriormente l’equilibrio ambientale degli ecosistemi territoriali con la perdita della biodiversità ed il rischio di diffusione di malattie”.

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