26 Settembre 2015
CINGHIALI: PAURA E RABBIA DOPO L’AGGRESSIONE DI UN UOMO. COLDIRETTI CUNEO SOLLECITA INTERVENTI URGENTI

 
Un problema di rilevanza sociale, che mette a rischio l'incolumità delle persone: è accaduto ieri un gravissimo episodio, con l'aggressione di un uomo da parte di un branco di cinghiali. L'uomo, che ha sporto denuncia ai Carabinieri, stava cercando tartufi nel parco del Marguareis nella zona del Mondalavia a Bene Vagienna, quando si è visto attaccare da un cinghiale di oltre 100 chili. E' riuscito a scappare e fortunatamente è uscito illeso dall'attacco, grazie ai suoi cani che lo hanno difeso, ma occorre una presa d'atto e soluzioni concrete a difesa delle persone, perché incidenti come questi non siano più all'ordine del giorno. 
"Negli ultimi anni,  nell'area del Tanaro, abbiamo assistito, impotenti, ad un forte aumento numerico  degli ungulati, con un grande ampliamento dei loro areali - commenta il segretario di Zona Coldiretti Fossano, Corrado Bertello -. La riserva di Bene Vagienna è quella in cui sono più frequenti gli avvistamenti: i cinghiali si muovono indisturbati tra le zone incolte nel parco e di notte sconfinano nelle zone coltivate".
Sono aumentati i danni agricoli e forestali, ma non solo: si registra un vero e proprio assedio da parte della fauna ungulata che spinge la sua presenza sino ai centri abitati. Ancora Bertello: "La sicurezza delle persone è in grave pericolo: lo rimarchiamo, in località a vocazione turistica, dove si portano avanti attività di promozione anche per organizzare visite al Parco. Ai danni all'agricoltura, su i prati, sulle coltivazioni di mais e quelle foraggere in generale, si sommano quelli subiti dagli automobilisti e dai residenti a carico di recinzioni e di orti: riceviamo in ufficio moltissime segnalazioni di danni".
"La difficoltà di gestione del cinghiale mette in evidenza l'anacronismo di una legislazione e di una visione dell'attività venatoria e della 'protezione della fauna' che non tiene conto delle trasformazioni del territorio e dell'aumento massiccio di alcuni tipi di fauna. Il problema cinghiali - conclude il direttore di Coldiretti Cuneo, Enzo Pagliano - è stato sottovalutato come fosse un fatto marginale, quando invece è un problema sociale che implica soluzioni urgenti per garantire la sicurezza ai cittadini. Siamo in contatto costantemente con i sindaci, con i quali c'è collaborazione, con la Provincia e con i Comitati di gestione per chiedere interventi straordinari con battute selettive: questo è l'unico mezzo che abbiamo a disposizione per difenderci. Tutta l'area parco, l'alta Langa, il Cebano e il Monregalese sono zone fortemente a rischio di attacchi ed è indispensabile che le azioni di contenimento siano portate avanti insieme agli Enti di gestione dei Parchi, perché il rischio concreto è che quando le azioni si spingono nelle aree attigue alle zone in cui è vietata la caccia, gli ungulati vi trovino rifugio. Invitiamo la Regione a iniziare un percorso legislativo, con l'adozione di norme ad hoc, per affrontare una problematica grave che trascende l'agricoltura".

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