9 Settembre 2020
Brexit: senza accordo l’agroalimentare cuneese è a rischio

Le eccellenze agroalimentari Made in Cuneo rischiano di restare senza protezione europea e di subire la concorrenza sleale dei prodotti di imitazione realizzati oltreoceano. È l’allarme di Coldiretti Cuneo in riferimento all’ultimatum lanciato dal Premier britannico Boris Johnson sul negoziato con l’Unione europea per la Brexit.
La Gran Bretagna, secondo Coldiretti, potrebbe diventare il porto franco del falso Made in Italy in Europa per la mancata tutela giuridica dei marchi dei prodotti alimentari italiani DOP e IGP, che rappresentano circa il 30% sul totale dell’export agroalimentare tricolore oltre Manica.
“Il rischio che si profila – dichiara Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Cuneo – è di legittimare la produzione inglese di finto Barolo e di altri prodotti simbolo del nostro territorio. In più, in Gran Bretagna potrebbe affermarsi una legislazione sfavorevole alle esportazioni agroalimentari italiane come l’etichetta nutrizionale a semaforo sugli alimenti che si sta diffondendo nei supermercati inglesi e che boccia ingiustamente gran parte delle eccellenze Made in Italy”.
“A pesare sui rapporti commerciali – sottolinea Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – è anche la minaccia di ostacoli amministrativi alle esportazioni che scatterebbero con il nuovo status di Paese Terzo rispetto all’Unione europea. In un momento di recessione economica globale il vecchio continente non può permettersi una guerra commerciale ma va percorsa fino in fondo la via del dialogo nell’interesse di cittadini ed imprese”.

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