26 Giugno 2008
ALLUVIONE: COLDIRETTI LANCIA UN GRIDO DI ALLARME

Popolo dei margari, ortofrutticoltura e comparto cerealicolo, le situazioni maggiormente in crisi

Anche se nelle ultime ore in Piemonte ha smesso di piovere, l’allarme maltempo non si placa ed è iniziata la conta dei danni dove sono a rischio le colture in tutta la regione. Problemi per tutta l’orticoltura che sta subendo una vera e propria “asfissia”: pomodori e patate sono tra le colture che hanno subito i danni maggiori.
Per la frutta si registrano danni ingenti alle fragole e si teme per albicocche, ciliege, susine, nespole e pesche che a breve avranno terminato la fase di maturazione.
Per quanto riguarda i trattamenti crittogamici sui vigneti, gli interventi effettuati in via straordinaria con i mezzi aerei, previa autorizzazione, dovranno essere ripetuti con grave danno economico per le aziende. Questo tipo di intervento si è reso necessario proprio a causa delle copiose precipitazioni atmosferiche che si sono verificate nell’ultima settimana e che sono attese ancora per i prossimi giorni e che impediscono l’uso dei mezzi meccanici a terra se non a prezzo di grave rischio di incolumità per gli operatori.
Giovedì 5 giugno la Coldiretti del Piemonte ha incontrato l’assessore all’agricoltura Mino Taricco per affrontare, oltre ad altre questioni sul tappeto (crisi dei suini e dei conigli, latte, diminuzione produzione miele), proprio l’emergenza alluvione.
In particolare nell’incontro si è evidenziata la necessità di tornare presto alla normalità in termini di ripristino delle infrastrutture per tutte le imprese colpite.
Tra i problemi messi sul tappeto, le aziende del saluzzese e saviglianese, con interi campi di colture ortofrutticole trasportate via dall’ondata d’acqua e il problema dei margari, pionieri della montagna, che normalmente il 24 di giugno salgono in alpe con le loro mandrie per l’alpeggio estivo. Ad oggi le frane e gli smottamenti hanno determinato la pressoché totale impraticabilità di sentieri e viottoli di collegamento per cui il transito è precluso non solo ai mezzi pesanti ma anche alle mandrie.
Coldiretti Piemonte chiede all’assessore Taricco di individuare fonti finanziarie da erogare con urgenza anche alle imprese agricole che svolgono l’attività di alpeggio affinché si proceda al ripristino dei principali sentieri di collegamento. “Tale formula, in attesa dell’intervento del pubblico e della protezione civile – dicono il direttore Coldiretti Piemonte Bruno Rivarossa e il presidente Coldiretti Cuneo Marcello Gatto – incentiverebbe comunque la continuità della monticazione, garantendo così il presidio umano delle nostre montagne.
L’assessore Taricco ha dichiarato la massima disponibilità a considerare la richiesta proprio per consentire gli interventi da parte delle imprese agricole prima della stagione degli alpeggi, cercando di dare respiro ad un settore che vive già grandi difficoltà e che risulta come trainante per l’economia della nostra provincia e di tutto il Piemonte. Una specifica documentazione sarà a breve inviata all’Assessore alla Montagna.

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