Parte la raccolta digitale delle firme per una legge di iniziativa popolare che porti l’Europa a cambiare strada sulla trasparenza di quanto portiamo in tavola con l’obbligo dell’etichetta d’origine a livello europeo su tutti gli alimenti in commercio. Sinora sono già state raccolte 300.000 firme nei mercati e tra i cittadini con i gazebo Coldiretti; l’iniziativa è stata presentata al Teatro Eliseo di Roma in occasione degli 80 anni dalla fondazione della Coldiretti, un appuntamento dal forte valore simbolico che ha visto la partecipazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e a cui ha partecipato anche una delegazione cuneese guidata dal Presidente di Coldiretti Cuneo Enrico Nada e dal Direttore Fabiano Porcu.
L’etichetta trasparente sui cibi è una delle battaglie storiche e identitarie della Coldiretti, battaglie che nel corso degli ultimi 80 anni hanno cambiato il volto dell’agricoltura italiana, riportandola al centro della società e restituendo dignità al lavoro nei campi. Basti pensare alla Riforma agraria ispirata e sostenuta dalla Coldiretti, che ha rappresentato la più grande ridistribuzione di ricchezza mai realizzata in Italia, trasferendo a oltre un milione di contadini, mezzadri, braccianti e affittuari, 3,6 milioni di ettari incolti o mal coltivati segnando la fine del latifondismo improduttivo. Una svolta alla quale è seguita, all’inizio del 2000, la legge di orientamento, che ha rivoluzionato il settore, rendendo possibile un ventaglio di attività che vanno dall’agriturismo all’agricoltura sociale fino alla vendita diretta e la produzione di energia. Negli anni 2000 – ricorda Coldiretti Cuneo – il “Patto col consumatore” ha saldato gli interessi degli agricoltori con quelli dei cittadini e posto le basi per le tante iniziative a tutela della salute, dell’ambiente, delle campagne e della trasparenza, di cui la legge di iniziativa popolare è l’ultimo capitolo.
“L’obiettivo è raggiungere un milione di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani e difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori. Sinora abbiamo portato avanti la raccolta firme attraverso banchetti nei mercati contadini di Campagna Amica, negli agriturismi Terranostra e in tutti i nostri Uffici, raggiungendo sul territorio nazionale oltre 300.000 firme”, ha affermato il Presidente Coldiretti Cuneo, Enrico Nada.
Un impegno che si estende ora al web, con la possibilità di sottoscrivere la petizione in maniera digitale da parte dei cittadini. Basta collegarsi al sito https://eci.ec.europa.eu/049/public/#/screen/home e selezionare il proprio Paese di cittadinanza nel menu a tendina in giallo a sinistra: si potrà scegliere se compilare il modulo inserendo i propri dati con numero della carta d’identità o del passaporto oppure accedere direttamente con lo spid.
“In questo modo si potrà sostenere la richiesta di rendere esplicite e chiare le indicazioni dell’origine di provenienza per tutti i prodotti che entrano nel mercato comune ma anche che siano rispettati gli stessi standard dal punto di vista ambientale, sanitario e delle norme sul lavoro previsti nel mercato interno. Un modo per porre fine all’inganno dei prodotti stranieri spacciati per tricolori reso possibile dal Codice doganale sull’origine dei cibi che consente l’italianizzazione grazie a trasformazioni anche minime” afferma Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo.