10 Maggio 2024
Agroalimentare tricolore vale 620 miliardi ma è sos fake, Nutriscore e allarmi in etichetta

Il Codice doganale che consente ai prodotti esteri di diventare 100% italiani con lavorazioni anche minime, l’etichetta a semaforo Nutriscore che boccia l’85% in valore delle DOP e IGP tricolore e le etichette allarmistiche sul vino, sono solo alcune delle minacce europee che minano la crescita dell’agroalimentare cuneese e nazionale, essenziale per lo sviluppo economico del Paese se si considera che il valore della filiera agroalimentare allargata è oggi salito a 620 miliardi di euro. È quanto emerge dall’analisi Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga diffusa a Cibus, il Salone Internazionale dell’Alimentazione a Parma.

Dopo il voto di giugno la nuova Unione europea è chiamata a garantire più trasparenza su quanto i cittadini portano in tavola, sostenendo la proposta di legge europea promossa dalla Coldiretti con la raccolta firme #nofakeinitaly per introdurre l’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta su tutti i cibi in commercio nell’UE. Coldiretti dice basta al formaggio che richiama le nostri Alpi ma è prodotto nel Nord Europa o alle cosce di maiale danesi pronte a diventare prosciutti tricolori, sfruttando la norma dell’ultima trasformazione prevista dall’attuale Codice doganale dei cibi.

Resta anche il pericolo Nutriscore che la prossima Commissione europea dovrà scongiurare definitivamente. L’etichetta a semaforo, che sembrava congelata ma alla quale il Portogallo ha aperto le porte andando ad aggiungersi a Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo – spiega Coldiretti Cuneo – è un sistema sostenuto dalle multinazionali che penalizza prodotti simbolo della Dieta Mediterranea, non fornendo informazioni ma facendo scattare l’allarme su alcuni prodotti per condizionare le scelte alimentari dei cittadini.

Rischia poi di allargarsi la follia delle etichette allarmistiche sul vino – prosegue la Coldiretti – dopo che l’Irlanda ha ottenuto il via libera dalla Commissione europea ad adottare sulle bottiglie di vino e birra avvertenze terroristiche che non tengono conto delle quantità consumate e con il Belgio che ha annunciato l’intenzione di seguire la stessa strada.

“Ci siamo battuti a tutti i livelli per frenare alcune storture UE che minacciavano il futuro del nostro agroalimentare. Ci auguriamo che la futura Commissione europea faccia scelte più consapevoli e non ideologiche, risolvendo le problematiche ancora aperte che pesano sui bilanci delle imprese agricole europee, ma anche affermando i principi della reciprocità delle regole e della trasparenza verso i cittadini su quanto portano in tavola” dichiara il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada.

“I successi del Made in Italy a tavola sono indissolubilmente legati alla nostra agricoltura, affiancata da quella parte dell’industria alimentare d’eccellenza, grazie anche a Filiera Italia, che ha fondato il suo successo sul prodotto 100% italiano dal campo alla tavola. Una garanzia di trasparenza verso i consumatori ma anche un sostegno concreto all’economia nazionale” aggiunge il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi