25 Settembre 2009
CINGHIALI IN AUMENTO PRIMA DELL’APERTURA DELLA CACCIA

Coldiretti ti chiede l’istituzione di un numero speciale

A pochi giorni dall’apertura della caccia continuano a verificarsi situazioni di tensione per l’eccessiva presenza dei cinghiali. Particolarmente colpite le zone di collina e quelle boschive in prossimità di riserve od oasi.
La Coldiretti di Cuneo pur consapevole che con l’apertura della caccia e la conseguente pressione venatoria, si dovrebbe alleggerire l’impatto dei cinghiali sulle coltivazioni agricole, denuncia ancora una volta una situazione insostenibile e per certi aspetti vergognosa.
“Sono anni ormai – dice il presidente Marcello Gatto – che denunciamo la pesantezza del fenomeno. Abbiamo ricevuto da parte delle Istituzioni, dei Sindaci e dei Politici, grandi segnali di attenzione e di impegno a risolvere il problema. Ancora una volta però non si è saputo andare oltre le parole ed affrontare definitivamente la complessa problematica che oggi vede anche una eccessiva presenza di cervi, caprioli, ghiri e corvi.”
La domanda spontanea che ci si pone in Coldiretti è la seguente: Che cosa si deve ancora fare che non sia stato fatto?.
La risposta la ipotizza il direttore di Coldiretti Cuneo e Piemonte Bruno Rivarossa: “L’impegno dei politici e delle Istituzioni c’è stato, ma non ha sortito gli effetti sperati. Neanche possiamo immaginare di sistemare un cacciatore od una guardia venatoria in ogni angolo del nostro territorio. Quello che manca, ed anche in passato è venuto meno, è la ferma volontà da parte di alcune componenti del territorio di risolvere i problemi alla radice. Senza voler urtare la sensibilità di nessuno ritengo che ci sia ancor oggi una sorta di omertà. Da anni prima dell’apertura della stagione venatoria si riscontrano casi di aumento numerico dei capi di selvatici anche se in molti casi selvatici è una parola grossa. Basti pensare al caso del cinghiale a Ceva che in prossimità del ferragosto è entrato tranquillamente in città ed è stato avvicinato dalla persone dimostrando di essere abituato ad incontrare frequentemente il genere umano. Questi fenomeni fanno pensare che qualcuno predica bene ma razzola male e soprattutto la fa sempre franca. Un esempio per evidenziare il fenomeno denunciato: mentre da una parte la Regione proibisce nuovi allevamenti di cinghiali e la Provincia combatte quelli abusivi, dall’altra è ricorrente la voce che il lancio dei cinghiali prima dell’apertura della caccia continua ad avvenire. È quindi lecito pensare che esistano fenomeni di immissione abusiva non controllata che aumenta la popolazione cacciabile in modo dannoso al territorio, all’equilibrio ambientale, il rischio di incidenti stradali come quello di Niella Tanaro sulla Fondovalle. Allora tutti, autorità competenti in primis, abbiamo la necessità di conoscere la verità e di combattere tutte le azioni illegali per la tutela del territorio, del lavoro degli agricoltori, della salute e della sicurezza pubblica. Chiediamo l’istituzione di un numero verde in Provincia o in Prefettura per ricevere segnalazioni da parte dei cittadini, di fatti o situazioni relative ad eventuali immissioni od illeciti che potrebbero sfuggire ai normali controlli.”
Il gioco dello scarica barile per cui esiste sempre un terzo soggetto che è responsabile delle situazioni complesse, secondo Coldiretti deve finire. Ognuno deve assumere fino in fondo le proprie responsabilità senza nascondersi nella polemica
sterile.
LA RISPOSTA DELLA PROVINCIA

Il fenomeno, che si ripete ogni anno, è segnalato soprattutto anche dalle associazioni agricole nelle zone di collina e quelle boschive in prossimità di riserve od oasi. È lecito pensare che esistano fenomeni di immissione abusiva non controllata, che aumentano il numero degli animali cacciabili in modo dannoso al territorio, all’equilibrio ambientale, con il rischio di incidenti stradali, oltre ai danni all’agricoltura.
La Provincia dispone da anni di un servizio di vigilanza diffuso su tutto il territorio provinciale, a cui si possono inviare segnalazioni, da parte dei cittadini, di fatti o situazioni relative ad eventuali immissioni o illeciti che potrebbero sfuggire ai normali controlli. Chi avesse episodi da segnalare può chiamare i seguenti numeri: 0171.64539, 0171.445254, 0171.445218.

TRAFUGATA GABBIA PER CINGHIALI

Furto con scasso di una gabbia di cinghiali. è avvenuto venerdì 12 settembre a Cortemilia ad opera di ignoti.
“Non ci sono parole – commenta Cesare Gilli responsabile Coldiretti della zona di Alba e Cortemilia per descrivere il fatto. Avevamo già ricevuto ripetute segnalazioni di danneggiamenti alle gabbie per mano di ignoti, ma mai si era arrivati a simili episodi. Siamo veramente stanchi di parole al vento. Insistiamo con gli agricoltori e con i cittadini a segnalare, anche in modo anonimo irregolarità in ordine ai cinghiali”.

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