16 Ottobre 2009
Giovani Impresa – ripartono le attività del comitato e dei gruppi di base

 Dopo la pausa estiva dovuta all’intesa attività produttiva che ha interessato le aziende,riprendono i lavori del Comitato Provinciale Giovani Impresa. Durante l’incontro i delegati hanno potuto confrontarsi e proporre iniziative per il prossimo autunno inverno,concentrandosi in modo particolare sulla valorizzazione dell’attività dell’imprenditore agricolo e sulla diffusione di una nuova immagine dell’agricoltura.
L’obiettivo da raggiungere è quello di affermarsi all’interno del mercato che attualmente è fuori dal controllo delle imprese agricole, in cui il margine di guadagno viene eroso di giorno in giorno.
Le strategie saranno illustrate nei prossimi mesi durante gli incontri territoriali che verranno organizzate dai Gruppi di Zona, in cui i giovani associati potranno conoscere e contribuire alla realizzazione delle iniziative e manifestazioni.“Coldiretti, attraverso i Mercati di Campagna Amica”– commenta Dario Perucca,delegato Provinciale Giovani Impresa – “ha aperto una nuova possibilità per le imprese
agricole. Dobbiamo prendere in seria considerazione questa opportunità di crescita e ampliamento del nostro mercato.
Inoltre il contatto diretto con i consumatori è un importante veicolo di promozione per le nostre produzioni e per le nostre aziende: conquistare la fiducia del cliente offrendo prodotti di qualità e genuini e trasmettendo la passione che mettiamo nel nostro lavoro ha un ritorno positivo per tutto il settore perché contribuisce a creare una cultura alimentare più sensibile e attenta.
La sfida che Coldiretti ha lanciato è infatti a tutto campo e comprende anche lo sviluppo di una nuova filiera“lunga”, in modo da scardinare i meccanismi speculativi che hanno portato alla crisi di tutto il comparto agricolo. Per competere su questo fronte è necessario essere uniti e compatti, perché come singoli imprenditori non siamo in grado di fare nulla.
Come Giovani siamo chiamati a essere il motore dell’innovazione, e dobbiamo ricordarci che solo attraverso la partecipazione alla vita sindacale e la condivisione degli obbiettivi potremo affermare a gran voce le nostre esigenze di trasparenza ed equità dei prezzi all’interno della catena distributiva. La posta in gioco è la sopravvivenza delle aziende che i nostri genitori hanno con fatica costruito e che noi
saremo chiamati a condurre.”

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