26 Ottobre 2009
COLDIRETTI: TROPPI FENOMENI SPECULATIVI SUL BENE TERRA

Troppe speculazioni sui terreni agricoli fanno lievitare i costi di affitto da parte delle imprese per le quali il terreno rappresenta il principale strumento di lavoro.
“I provvedimenti emessi in materia di gestione dei reflui zootecnici hanno innescato fenomeni speculativi ed una corsa irrazionale da parte di alcuni ad accaparrarsi terreni.
Il risultato è che, a fronte di una grave crisi che contrae fino ad annullare la redditività delle tradizionali colture erbacee, si assiste a richieste di affitto che sono assolutamente incompatibili con la vera redditualità che il mercato consente”. Questo è quanto denunciano il presidente ed il direttore della Coldiretti Cuneo, Marcello Gatto e Bruno Rivarossa, che aggiungono – “E’ assolutamente necessario che i terreni restino nella disponibilità di chi effettivamente li lavora e che venga ripristinato un giusto rapporto tra reddito e costi di affitto”.
A rendere ancor più difficile la situazione vanno ad aggiungersi alcuni progetti di realizzazione di grandi campi fotovoltaici che si vorrebbero realizzare su suoli agrari.
“La produzione di energia elettrica – commenta Franco Parola, responsabile del servizio ambiente della Coldiretti - attuata mediante pannelli solari è una grande opportunità per le aziende agricole a condizione che suddetti impianti non vengano realizzati a discapito di terreni agricoli. Le possibilità di realizzare tali impianti sopra ai tetti dei fabbricati rurali sono numerose e permetterebbero di non compromettere la disponibilità di un bene prezioso, quali sono i terreni fertili.”
“Il terreno – conclude il direttore Rivarossa – è uno strumento di lavoro per migliaia di imprese agricole e tale deve restare, garantendo di conseguenza una tipologia di utilizzo che assicuri il rispetto del paesaggio agrario e degli equilibri naturali.
L’impresa agricola non può subire fenomeni speculativi che penalizzano quelle imprese che hanno sviluppato la loro attività in stretta e reale connessione con i terreni”.

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